SIENA. Da “Rete Toscana in Movimento”riceviamo e pubblichiamo.
“Agosto in Italia è un mese dormiente! Non per tutti. RTIM “Rete Toscana in Movimento” si è costituita in pieno solleone, il 14 agosto di quest’anno, secondo dell’era pandemica del Covid19.
RTiM è un’associazione politico-culturale “eco-socio-progressista”, abitata da donne e uomini che si sono incontrati e hanno discusso e dialogato in questi ultimi 10 anni, coltivando il sogno di costruire un percorso unitario di persone, comitati, associazioni, gruppi politici che su sanità, acqua, lavoro, beni comuni, welfare e diritti la pensano allo stesso modo, sulla base dei principi di pari opportunità di genere e rispettosi dei diritti inviolabili della persona.
Il programma politico e sociale parte da quanto esposto nell’atto costitutivo, per attuare tutte le azioni per la salvaguardia ambientale del pianeta e di ogni essere vivente, per il rispetto dei beni comuni e dei territori dove questi beni sono collocati, per un percorso di coinvolgimento dal basso dei cittadini, per l’uguaglianza economica e sociale che è diritto fondamentale e inalienabile, per l’affermazione e il rispetto dei diritti universali contro ogni tipo di violenza razzista e verso l’identità di genere.
Rete Toscana in Movimento si propone come laboratorio di quel pensiero che ha fatto della nostra regione la prima ad abolire la pena di morte in Italia. Un laboratorio includente, organizzato, aperto e pronto a promuovere le istanze territoriali, non perdendo d’occhio quelle regionali e intervenendo sui temi nazionali, con l’intento di creare alleanze e condivisioni.
Con assoluta convinzione, RTiM afferma che “non un solo paese della Toscana sarà lasciato indietro” e perseguirà una sua capillare organizzazione, riferendosi alle macro aree delle 12 province toscane per non tralasciare i piccoli borghi, facendo proprio lo slogan dei lavoratori ingiustamente licenziati con il mezzo inumano dei social, “Toccano uno, toccano tutti”.
RTiM si propone di essere prima di tutto una associazione di persone libere, anche aderenti ad altre esperienze senza preclusioni se non l’attaccamento ai valori indicati dalla Costituzione, con l’intento di costruire un percorso condiviso che superi divisioni e frazionismi che hanno drammaticamente indebolito la parte progressista del paese.
RTiM si è chiesta come sia possibile che per paura e per egotismo, quel tessuto sociale che faceva della Toscana una regione in cui la vita quotidiana attirava potenziali abitanti da tutto il mondo, si sia piano piano consunto: project financing, sfruttamento incontrastato dell’ambiente cittadino, marino, di pianura e di montagna, il lentissimo percorso per il risanamento dei SIN-SIR, svendita di beni comuni, hanno peggiorato in un crescendo senza limite la vita di tutte e tutti coloro che la abitano.
E perché nel mese di riposo e riflessione dell’assonnato Agosto non può esserci l’inizio di un nuovo progetto che restituisca il sogno e alimenti la passione per una società più giusta e meno individualista?”
retetoscanainmovimento.it facebook.com/ReteToscanaInMovimento email – retetoscanainmovimento@gmail.com