Il nuovo centro in via Banchi di Sotto è stato presentato da Bulgari

SIENA. Il Gruppo Montepaschi ha celebrato la nascita del Family Office con l’inaugurazione del centro di Siena al numero 46 di via Banchi di Sotto. Il centro è stato inaugurato oggi e durante la serata la prestigiosa casa di moda Bulgari ha presentato una collezione di gioielli vintage e orologi. L’evento rappresenta la partenza ufficiale del nuovo modello di offerta del Gruppo Montepaschi in un momento in cui la recente crisi e la pressione competitiva hanno reso urgente il dispiegamento di una duplice logica operativa: la protezione del patrimonio della clientela di fascia alta già acquisita ed una contemporanea azione di sviluppo finalizzata ad aggredire il mercato esterno.
“Il settore della fascia di clientela alta – ha dichiarato Antonio Vigni, direttore generale del Gruppo Montepaschi – rappresenta in Italia un segmento di grande importanza con masse complessive per oltre €250 miliardi ed un tasso di crescita storico e prospettico che, come ricordano anche i dati 2010 dell’Associazione Italiana Private Banking, anche al netto dei due scudi fiscali ha ripreso la sua espansione dopo la crisi del 2008. Si tratta di una grande opportunità di mercato in cui il nostro Gruppo copre attualmente solo il 4% dei clienti e il 3,9% delle masse ed è fortemente al di sotto della quota naturale di mercato”.
“In questo ambito – ha continuato Vigni – il Family Office deve rappresentare una parte del modello di banca sinergica, ovvero una banca focalizzata sulla specializzazione degli assetti distributivi ma con un modello integrato di presidio del territorio (sviluppo di servizi integrati con Filiali, Centri Private e Centri Corporate) e presidio della relazione (qualità del servizio con offerta specializzata). Dietro al cliente di alta fascia ed alla sua sfera familiare, vi è infatti un mondo articolato di cui gli aspetti finanziari sono solo una componente. Da ciò scaturiscono esigenze complesse alle quali un gruppo bancario deve saper dare risposte complete e integrate per generare un servizio a vero valore aggiunto attraverso la sinergia delle sue componenti”.

“Il settore della fascia di clientela alta – ha dichiarato Antonio Vigni, direttore generale del Gruppo Montepaschi – rappresenta in Italia un segmento di grande importanza con masse complessive per oltre €250 miliardi ed un tasso di crescita storico e prospettico che, come ricordano anche i dati 2010 dell’Associazione Italiana Private Banking, anche al netto dei due scudi fiscali ha ripreso la sua espansione dopo la crisi del 2008. Si tratta di una grande opportunità di mercato in cui il nostro Gruppo copre attualmente solo il 4% dei clienti e il 3,9% delle masse ed è fortemente al di sotto della quota naturale di mercato”.
“In questo ambito – ha continuato Vigni – il Family Office deve rappresentare una parte del modello di banca sinergica, ovvero una banca focalizzata sulla specializzazione degli assetti distributivi ma con un modello integrato di presidio del territorio (sviluppo di servizi integrati con Filiali, Centri Private e Centri Corporate) e presidio della relazione (qualità del servizio con offerta specializzata). Dietro al cliente di alta fascia ed alla sua sfera familiare, vi è infatti un mondo articolato di cui gli aspetti finanziari sono solo una componente. Da ciò scaturiscono esigenze complesse alle quali un gruppo bancario deve saper dare risposte complete e integrate per generare un servizio a vero valore aggiunto attraverso la sinergia delle sue componenti”.


Il settore della fascia di clientela alta rappresenta in Italia un segmento di grande importanza
Il vice direttore generale Nicola Romito ha illustrato le specificità della nuova specializzazione distributiva: ” il nostro Family Office nasce con l’obiettivo di offrire soluzioni evolute di gestione patrimoniale per valorizzare il patrimonio del singolo e della famiglia nella sua globalità e complessità, integrando la gestione degli asset con un’ampia gamma di soluzioni di consulenza, finanziaria e non finanziaria”. “Il nostro approccio – ha concluso Romito – si pone infatti in un’ottica di family continuity con una logica orientata alla stabilità della relazione nel corso del tempo e si fonda sul valore della tutela dei patrimoni individuali e familiari tenendo presente tutti gli aspetti intergenerazionali. In questo senso il Family Office è un’ulteriore risposta alle esigenze di un nuovo contesto di mercato di riferimento che richiede continua innovazione, capacità di saper gestire il rischio e di un pricing funzionale a remunerare la capacità di innovazione”.