Tra i punti fondamentali e più innovativi del documento vi è la centralità attribuita ai Dipartimenti
SIENA. Il Senato accademico dell’Università di Siena, nella seduta odierna, ha approvato il nuovo Statuto, dopo il parere favorevole dato ieri all’unanimità dal Consiglio di amministrazione.
Il testo dello Statuto è stato revisionato sulla base delle osservazioni e richieste di modifica inviati dal Ministero lo scorso 30 novembre. Alla revisione hanno collaborato attivamente i membri della commissione che aveva redatto la prima versione dello Statuto approvata il 22 luglio scorso.
“L’adozione del nuovo Statuto – spiega il rettore Angelo Riccaboni – rappresenta un momento fondamentale nella fase di rilancio del nostro Ateneo. Gli organi di governo hanno sottolineato con soddisfazione la sostanziale condivisione da parte del Ministero dello spirito innovativo che ha guidato la stesura del nuovo Statuto, limitando le proprie richieste di modifica a pochi aspetti di minore rilevanza sostanziale. Ringrazio ancora una volta i componenti della Commissione statuto, il Senato accademico e il Consiglio d’amministrazione per il prezioso ed efficace lavoro svolto su un tema così rilevante per la nostra comunità”.
Tra i punti fondamentali e più innovativi del documento vi è la centralità attribuita ai Dipartimenti, pensati come uniche strutture di riferimento per la didattica e la ricerca, l’attenzione al tema delle pari opportunità e la valorizzazione del legame con il territorio.
Nella composizione del Consiglio di amministrazione vengono potenziati i profili della competenza e della indipendenza rispetto agli altri organi di governo dell’Ateneo, prevedendo solo per la componente studentesca il sistema elettivo e rappresentativo. Per tutte le altre componenti è prevista la designazione attraverso un meccanismo di candidature anche mediante avvisi pubblici, che assicuri la massima trasparenza nella scelta dei consiglieri di amministrazione.
Sia nel Senato Accademico che in Consiglio di amministrazione è stata valorizzata la presenza di tutte le componenti della comunità accademica, con la previsione di rappresentanti del personale tecnico amministrativo e degli studenti in entrambi gli organi .
Il testo dello Statuto sarà breve disponibile integralmente sul sito dell’Ateneo.
Il testo dello Statuto è stato revisionato sulla base delle osservazioni e richieste di modifica inviati dal Ministero lo scorso 30 novembre. Alla revisione hanno collaborato attivamente i membri della commissione che aveva redatto la prima versione dello Statuto approvata il 22 luglio scorso.
“L’adozione del nuovo Statuto – spiega il rettore Angelo Riccaboni – rappresenta un momento fondamentale nella fase di rilancio del nostro Ateneo. Gli organi di governo hanno sottolineato con soddisfazione la sostanziale condivisione da parte del Ministero dello spirito innovativo che ha guidato la stesura del nuovo Statuto, limitando le proprie richieste di modifica a pochi aspetti di minore rilevanza sostanziale. Ringrazio ancora una volta i componenti della Commissione statuto, il Senato accademico e il Consiglio d’amministrazione per il prezioso ed efficace lavoro svolto su un tema così rilevante per la nostra comunità”.
Tra i punti fondamentali e più innovativi del documento vi è la centralità attribuita ai Dipartimenti, pensati come uniche strutture di riferimento per la didattica e la ricerca, l’attenzione al tema delle pari opportunità e la valorizzazione del legame con il territorio.
Nella composizione del Consiglio di amministrazione vengono potenziati i profili della competenza e della indipendenza rispetto agli altri organi di governo dell’Ateneo, prevedendo solo per la componente studentesca il sistema elettivo e rappresentativo. Per tutte le altre componenti è prevista la designazione attraverso un meccanismo di candidature anche mediante avvisi pubblici, che assicuri la massima trasparenza nella scelta dei consiglieri di amministrazione.
Sia nel Senato Accademico che in Consiglio di amministrazione è stata valorizzata la presenza di tutte le componenti della comunità accademica, con la previsione di rappresentanti del personale tecnico amministrativo e degli studenti in entrambi gli organi .
Il testo dello Statuto sarà breve disponibile integralmente sul sito dell’Ateneo.
E’ stato inoltre presentato agli organi di governo il prospetto di programmazione finanziaria per il periodo 2011-2020, contenente le ipotesi sull’andamento di entrate e uscite nel periodo considerato.
“Il prospetto – spiega il rettore – evidenzia come l’Università di Siena soffra ancora di un consistente disavanzo corrente, destinato a ridursi progressivamente, fino ad invertire la tendenza negativa nel giro di alcuni anni. A legislazione vigente il percorso di risanamento dell’Università è graduale ma raggiungibile e sostenibile nel medio termine, purché si continui con una politica di rigore e si attuino alcune misure straordinarie, in primis la rimodulazione dei mutui e la dismissione di alcuni immobili. Il documento presentato – conclude il rettore – ha natura dinamica ed è necessario per pianificare su base pluriennale le iniziative da attuare per il risanamento finanziario dell’Ateneo, e per consentire la valutazione dell’effettiva efficacia e sostenibilità nel tempo delle operazioni”.
Ecco il link al testo dello Statuto: <http://www.unisi.it/dl2/20111214165743655/statuto_14122011.pdf
“Il prospetto – spiega il rettore – evidenzia come l’Università di Siena soffra ancora di un consistente disavanzo corrente, destinato a ridursi progressivamente, fino ad invertire la tendenza negativa nel giro di alcuni anni. A legislazione vigente il percorso di risanamento dell’Università è graduale ma raggiungibile e sostenibile nel medio termine, purché si continui con una politica di rigore e si attuino alcune misure straordinarie, in primis la rimodulazione dei mutui e la dismissione di alcuni immobili. Il documento presentato – conclude il rettore – ha natura dinamica ed è necessario per pianificare su base pluriennale le iniziative da attuare per il risanamento finanziario dell’Ateneo, e per consentire la valutazione dell’effettiva efficacia e sostenibilità nel tempo delle operazioni”.
Ecco il link al testo dello Statuto: <http://www.unisi.it/dl2/20111214165743655/statuto_14122011.pdf