Chiamato ad un ruolo apicale a Roma, il procuratore lascia la città dopo 7 anni

di Augusto Mattioli
SIENA. A fine novembre si concluderà per Salvatore Vitello, l’esperienza di guida della procura della repubblica di Siena iniziata nel 2014. Un periodo nel quale non sono mancati fatti eclatanti che hanno portato la Procura senese con le sue inchieste all’attenzione dei media nazionali. Quelle riguardanti l’aeroporto di Ampugnano, da cui si è sempre detto è iniziata quella su Banca Mps, e ancora la tragica morte di David Rossi, i fallimenti del Siena e della Mens sana. Fino alla ultima riguardante l’imprenditore del settore dei petroli Igor Bidilo. Ma il magistrato però nel colloquio che abbiamo avuto con lui è stato netto. “Delle inchieste non parlo”. Un niet deciso, in particolare per quella di David Rossi, la cui tragica vicenda è al centro in questo periodo del lavoro dell’apposita commissione parlamentare di inchiesta.
Vitello lascia Siena avendo avuto l’incarico di avvocato generale presso la procura generale di Roma, “un ruolo apicale“, sottolinea. Ma quella senese è stata per lui una esperienza importante: “Straordinaria dal punto di vista professionale e umano. Ho conosciuto una realtà con un forte identità”. Ovvio parlare anche del Palio, della festa di questa città ma anche degli scontri tra contradaioli nei dopo corsa. “Si è trattato di iniziative giudiziarie che faranno il loro corso”. Ma il lavoro della Procura senese ha interessato anche altri temi non certo secondari. “Ci siamo occupati di droga, di criminalità comune, furti in abitazioni, riciclaggio, reati economici. Abbiamo svolto una vasta gamma di attività grazie ad uffici coesi e uniti professionalmente. Quella di Siena – ha sottolineato Vitello – è una provincia nel complesso tranquilla. Ma occorre stare attenti e vigili, perché per le sue caratteristiche attrae risorse e investimenti. Occorre stare attenti alla loro provenienza“.
Il procuratore, parlando di reati, non ha mancato di segnalare quelli contro la persona. “C’è una tendenza all’aumento della violenza di genere, mentre sono in leggero calo i maltrattamenti e i reati sessuali. Abbiamo lavorato su questi anche con varie associazioni che si occupano di questi temi”. Per quanto riguarda il mondo giovanile, Vitello ha sottolineato “l’ottimo rapporto che abbiamo con la procura dei minori di Firenze”. E sulle inchieste in corso il magistrato ha tenuto a precisare che “il nostro lavoro continua. L’organico dei magistrati e degli amministrativi è al completo. I tempi si sono ridotti moltissimo”.