di Augusto Mattioli
SIENA. Un utile netto di 190 milioni di euro. Che salgono a 375,1 milioni se si aggiunge la plusvalenza per la vendita della Banca Conferitaria a Intesa San Paolo che è stata perfezionata il 15 maggio ma che è effettiva dallo 31 marzo scorso. Un bilancio quello dei primi tre mesi del 2008 positivo per il gruppo Monte dei Paschi, approvato oggi dal consiglio d’amministrazione.
“Il Gruppo Mps – si legge in una nota della banca – ha conseguito risultati commerciali di notevole rilievo accrescendo sia qualitativamente che quantitativamente il proprio patrimonio relazionale e rafforzando il proprio posizionamento nei principali segmenti di business”.
La doppia cifra viene resa nota, si fa sapere dalla Banca Mps, per trasparenza. Ma anche i 190 milioni, una cifra che peraltro tiene conto della svalutazione del valore di carico di Hopa per 62,9 milioni., vengono considerati un risultato importanteo per la banca in un momento delicato seguito all’acquisizione di Antonveneta. E riguardo proprio questa operazione si sottolineano le “prime importanti evidenze commerciali” dalla rete della banca acquistata da Mps. Dall’annuncio del Novembre 2007 la raccolta diretta è salita dell’ 11%, gli impieghi del 5%.
Entro l’estate Antonveneta dovrebbe essere integrata nel gruppo senese “in anticipo rispetto alle precedenti previsioni di Settembre 2008”. Dai numerosi dati forniti dalla banca emerge che sono in aumento gli impieghi, la raccolta diretta, la quote di mercato di Bancassurance e Leasing Factoring e Credito al consumo. E aumentano anche i clienti di 32 mila 200 unità. Altri dati. evidenziati. Le spese per il personale si attestano a 451,5 milioni di euro, con una flessione dello 0,1% sull’anno precedente a perimetro omogeneo. L’aggregato assorbe inoltre l’incremento previsto nel rinnovo del contratto di lavoro con applicazione delle nuove tabelle salariali con decorrenza primo gennaio di quest’anno. Altre“ spese amministrative raggiungono i 228,1 milioni di euro (+2,1% sull’anno precedente, ma meno-0,5% a perimetro omogeneo), che assorbono gli oneri relativi alle attività progettuali connesse alla predisposizione del Nuovo Piano Industriale di Gruppo.