Il Rettore informa sulla comunicazione giunta in tarda serata di ieri
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata oggi (1° dicembre) dal rettore Angelo Riccaboni alla comunità accademica, in merito alle osservazioni giunte dal MIUR sul nuovo Statuto dell’Università di Siena.
“Care/i colleghe e colleghi, studentesse e studenti,
ieri, in tarda serata, sono giunte le osservazioni del MIUR in merito al nostro Statuto.
I rilievi formulati, la maggior parte dei quali meramente formali e di stile, confermano nella sostanza il coraggio e la coerenza delle scelte compiute dall’Università di Siena con l’adozione del nuovo Statuto.
Così è, anzitutto, per la centralità attribuita ai Dipartimenti, pensati come uniche strutture di riferimento per la didattica e la ricerca, rispetto alle Struttura di raccordo di cui anzi il Miur richiama i limiti legali in termini numerici e di proporzionalità rispetto alle dimensioni dell’Ateneo.
Così è, poi, per il CdA, del quale vengono valorizzati i profili della competenza e della indipendenza rispetto agli altri organi di governo dell’Ateneo, ritenendo inammissibile, al di fuori degli studenti, il sistema elettivo e rappresentativo. Sul punto il Miur conferma la necessità di un meccanismo di candidature, anche mediante avvisi pubblici, che assicuri la massima trasparenza delle scelte.
In definitiva, le indicazioni del MIUR consentiranno in tempi brevi di mettere a frutto il lavoro fatto nei mesi passati ponendo così le fondamentali basi giuridiche per il compimento del processo di rinnovamento e di risanamento in atto.
Nei prossimi giorni si procederà alla approvazione definitiva dello Statuto da parte degli organi di governo tenendo conto delle osservazioni pervenute.
Con l’occasione ringrazio ancora una volta i componenti della Commissione statuto, il Senato accademico e il Consiglio d’amministrazione per il prezioso ed efficace lavoro svolto su un tema così rilevante per la nostra comunità.
Il parere del Ministero sarà a breve reperibile sul sito d’Ateneo.
Cordiali saluti
Il Rettore
Prof. Angelo Riccaboni”
