di Augusto Mattioli
SIENA. 2009. Data importante per Siena città. E non solo. Perché c’è una scadenza che non è certo possibile ignorare. Il prossimo anno dovranno essere fatte le nomine dei sedici componenti la deputazione generale della Fondazione Mps. Otto dal comune di Siena, di cui uno di intesa con la Camera di Commercio, cinque dalla Provincia di cui uno di intesa con la consulta del volontariato, uno dalla Regione, uno dall’Università e uno dall’Archidiocesi. La deputazione generale poi provvederà a indicare i membri della deputazione amministratrice. Che a sua volta nominerà i componenti di sua spettanza nel consiglio d’amministrazione della Banca Mps.
Storicamente le nomine montepaschine hanno sempre suscitato l’interesse e gli appetiti dei partiti e di chi conta in città. Nomine che terranno conto della nuova realtà politica locale e nazionale. Per cui è possibile che dalla deputazione usciranno rappresentanti che fanno riferimento a forze politiche come Sinistra democratica, Rifondazione e Comunisti italiani, liberando qualche poltrona.
Le fibrillazioni politiche non mancano. In particolare a Siena, dove a fare le nomine sarà il sindaco Maurizio Cenni, negli ultimi mesi sotto tiro dalla parte “margheritina” del Partito Democratico in consiglio comunale. Il Pd, finalmente, dopo mesi di stallo, ha deciso il gruppo unico che farà il suo esordio il 10 luglio, grazie anche al fatto che Franco Ceccuzzi è stato eletto segretario comunale del Pd. Una soluzione derivata da un accordo di ferro del deputato con il gruppo Monaci.
Cenni, al suo secondo mandato, se ne andrà nel 2011, ma già si fanno ipotesi su chi potrebbe sostituirlo alla guida del Comune. Tra l’altro il sindaco ha subìto dure critiche nel corso della recente assemblea comunale del Pd proprio da parte di Ceccuzzi, alle quali ha riposto con altrettanta e sorprendente durezza. I “boatos" parlano di un interesse forte di Ceccuzzi per la poltrona di sindaco nel 2011. Ma sembra che anche Alessandro Starnini, (suo vice al Pd a Siena assieme all’ex margheritino Germano Trapassi), abbia qualche ambizione in merito. Per una decisione definitiva occorrerà anche vedere gli umori, emergenti dai vari settori del Pd e che hanno dato vita a varie associazioni e circoli: il primo passo per arrivare a vere e proprie correnti.
Il quadro politico- bancario è dunque in movimento.
In previsione delle elezioni alla Provincia il prossimo anno, come possibile candidato per la sostituzione di Fabio Ceccherini, si parla di Simone Bezzini, attuale segretario provinciale del Pd, (molto legato a Ceccuzzi), che – se eletto – dovrebbe lasciare libera la sua carica politica. Ma alla presidenza della Provincia potrebbe essere destinato Gabriello Mancini, attuale presidente della Fondazione Mps, che ha escluso del tutto questa ipotesi. Per la presidenza della Fondazione Mps uno dei nomi gettonati con maggiore frequenza è quello di Alberto Monaci, attuale capogruppo del Pd alla Regione Toscana. Verso la quale potrebbe approdare, addirittura, così si dice, Fabio Ceccherini. Come presidente.