Sinistra per Siena chiede anche un "cambiamento di rotta"
SIENA. Da Sinistra per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Con soddisfazione apprendiamo che sta raccogliendo consensi, sia presso le forze politiche che da parte dello stesso Rettore, la proposta avanzata da “Sinistra per Siena” circa la costituzione di parte civile dell’Università degli Studi di Siena nel procedimento contro i responsabili del buco di bilancio. Come si ricorderà l’avevamo avanzata già in campagna elettorale non per mero spirito propagandistico, ma nella convinzione che il danno provocato alla nostra antica Università dovesse essere ripagato il più possibile dai responsabili.
Con la consegna degli avvisi di garanzia sappiamo che due ex rettori, direttori amministrativi, segretari di dipartimento, contabili e revisori dei conti sono accusati di aver gonfiato i bilanci, di aver sottratto beni e denari pubblici per scopi personali, di non aver esercitato la funzione di controllo che era stata loro affidata. Il danno finanziario è enorme e il piano di risanamento ricade tutto sulle spalle dei lavoratori, che hanno perso il posto, dei docenti e degli studenti che vedono diminuire il livello dell’offerta culturale, con uno screditamento complessivo dell’istituzione università e ripercussioni negative anche per la città.
Gli organi accademici hanno il dovere di guardare avanti e il doloroso compito di risanare, nella consapevolezza però che il disastro non è frutto di un cataclisma naturale, ma di comportamenti colpevoli di persone che il processo consentirà di individuare. “Sinistra per Siena” ritiene che a loro vada chiesto di ripagare il deficit. Alle istituzioni e alle forze politiche cittadine di governo che non hanno vigilato, ma semmai tollerato e favorito una gestione arrogante ispirata alla conquista di vantaggi personali e di gruppo, chiediamo un atto di responsabilità. C’è bisogno di un grande cambiamento di rotta, a cominciare dalle nomine dei rappresentanti che devono essere preparati, onesti e pronti a svolgere il proprio compito senza timori, nel solo interesse del bene pubblico”.