SIENA. I sindacati Cgil Cisl e Uil di Siena, valutando la situazione socio-economica ed occupazionale del settore della camperistica, esprimono "preoccupazione per i segnali di rallentamento che in questo momento si stanno registrando in modo generalizzato anche nelle aziende di questo settore".
"La filiera del camper – si legge nella nota sindacale – è collocata fra le province di Siena e di Firenze e conta circa 80 aziende complessive, fra cui produttori finali (marchi come Trigano, Sea, Mabel, Rimor, Giottiline, Laika), subfornitori e aziende dell’indotto, per un numero di occupati che vede alcune migliaia di lavoratori distribuiti fra il settore meccanico ed il legno.
La camperistica viene da circa 10 anni di forte espansione, anche grazie alla forte domanda proveniente dal mercato. Oggi, per la prima volta, il settore si trova a fronteggiare una contrazione del mercato che apre scenari nuovi e diversi e che impone alle aziende di lavorare molto sull’innovazione del prodotto, in particolare legandola anche al design innovativo, visto che negli ultimi anni ciò non è avvenuto e che pertanto potrebbero esserci forti potenzialità su cui poter lavorare se le aziende investiranno in tal senso.
Il protocollo sulla filiera della camperistica, sottoscritto circa due anni fa e che vede coinvolte le istituzioni a partire dalla Regione Toscana (province di Siena e Firenze, comuni) e tutti i livelli interessati, associazioni di categoria e OO.SS., è un utile strumento da poter attivare anche per poter fronteggiare nel migliore dei modi questa condizione di difficoltà".
CGIL CISL UIL di Siena si attiveranno in tal senso per avviare un tavolo di discussione che possa vedere coinvolte le aziende su un progetto che tenendo conto dell’attuale situazione proietti il camper in un futuro più stabile, con possibilità di ulteriore consolidamento e sviluppo sia per le aziende che per i lavoratori e per l’intera economia dell’area interessata.