SIENA. Da Sena Civitas riceviamo e pubblichiamo.
“Finalmente! Ora è il momento di concentrarsi sulla sostanza. Il Circolo Sena Civitas prova a fare un servizio utile al cittadino proponendo 10 domande da fare ai candidati al seggio senese in palio il 3-4 ottobre.
Non è detto che loro siano in grado di rispondere a tutte le domande ma quello che ci aspettiamo, soprattutto dai candidati che appartengono a forze politiche che sostengono il Governo Draghi, è che ci dimostrino di averci provato, magari andando a chiedere a chi le cose le sa.
1. Si parla di centralità dei lavoratori e di tutela dell’occupazione. Come mai allora fino ad oggi i Sindacati del Monte non sono stati ascoltati, costringendoli a proclamare uno sciopero per il 24 settembre?
2 .Sempre a proposito di tutela dell’occupazione, come si concilia questo obiettivo con le stime di oltre 7000 esuberi che si leggono unanimemente ormai sui giornali?
3. Quanto alla tutela del territorio, come si pensa di tutelare subito (non tra 10 anni) le famiglie di quei lavoratori che dovranno lasciare Siena, nell’ipotesi adombrata di chiusura della Direzione Generale e di mancato assorbimento del Consorzio Informatico in Unicredit?
4. Sarete parte attiva nel chiedere che la proposta Unicredit finale condivisa con il Tesoro, venga preventivamente sottoposta e votata in Parlamento (con voto palese)?
5. Come giudicate una trattativa in cui una delle parti si siede al tavolo facendo chiaramente intendere che non ha alternative oltre alla cessione di MPS a Unicredit?
6. Sareste favorevoli a un accordo che preveda la cessione a Unicredit esclusivamente degli asset sani, lasciando in capo al Tesoro tutto il resto?
7. Quindi come si evita lo spezzatino di MPS, cosa che molti di voi hanno definito inaccettabile?
8. Sarebbe sostenibile per voi un’operazione che prevedesse a carico del Tesoro oneri per svariati miliardi, al fine di consentire la cessione di parte di MPS a Unicredit oppure, a quel punto, varrebbe la pena di capire se con gli stessi miliardi non potrebbe MPS continuare il proprio percorso autonomo di risanamento?
9. In tal caso, supportereste il Governo nella rinegoziazione degli accordi presi con la Commissione Europea?
10. Se dipendesse esclusivamente da voi, quale sarebbe l’assetto ideale del sistema bancario italiano e quale ruolo potrebbe giocare in esso MPS?
Secondo noi, sono queste le cose che ci piacerebbe sentir dire dai politici che ci stanno chiedendo il voto. Perché la questione MPS, piaccia o non piaccia, sarà uno spartiacque storico per Siena e per il suo territorio e siamo sinceramente preoccupati della scarsa trasparenza con cui personaggi e ambienti che già hanno avuto le mani in pasta nella storia della Banca, stanno decidendo le sorti di migliaia di famiglie e, ultima analisi, di tutti noi”.