SIENA.Da Tommaso Marrocchesi Marzi, candidato del Centrodestra alle elezioni suppletive della Camera, riceviamo e pubblichiamo.
“L’acquisto di MPS da parte di Unicredit equivarrebbe ad una vera e propria macelleria sociale. Con l’acquisto da parte di Unicredit, circa 5.300 dipendenti del perimetro MPS finirebbero per essere considerati un esubero. Ed in aiuto di questi lavoratori lo Stato non potrebbe tirar fuori il becco di un quattrino, lo dice il MEF. Sarebbe l’operazione bancaria più assurda e dannosa della storia. Facendo due conti sarebbero 8.300 lavoratori lasciati a casa. 5.300 di MPS e 3.000 di Unicredit. L’unica strada percorribile per salvare il Monte ed il lavoro, è quella di aggregare le parti sane di istituti che hanno una vocazione territoriale per creare, sotto la regia statale, un grande polo di banche del territorio. La mission sarebbe quella di sostenere prioritariamente l’economia reale e le PMI. Il preminente interesse pubblico dell’operazione giustificherebbe un mirato ed ingente finanziamento pubblico. Viceversa, lo Stato pagherebbe una banca privata per massacrare una banca pubblica. Giù le mani dalla storia di Siena, dal lavoro e dal risparmio degli Italiani. Letta, che si candida proprio a Siena, che dice?”.