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Seduta prudente per le borse europee, mentre Wall Street si mantiene sui massimi. A Piazza Affari il Ftse Mib termina poco mosso (+0,1%) a 26.060 punti. Debole il Dax di Francoforte (-0,3%), avanzano leggermente il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano, variazioni lievemente positive per Dow Jones (+0,2%), S&P500 (+0,2%) e Nasdaq (+0,1%), con gli ultimi due che si avviano verso nuovi record.
L’attenzione è rivolta prevalentemente al forum di Jackson Hole, che si terrà in forma virtuale in conformità con le misure di sicurezza anticovid e vedrà venerdì l’intervento del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
L’opinione diffusa tra gli esperti è che Powell non sia intenzionato a fornire dettagli sulle tempistiche di avvio del tapering, la riduzione degli acquisti di titoli messi in campo per sostenere l’economia, rimandando eventuali indicazioni in tal senso alla riunione del Fomc di settembre.
Per quanto riguarda invece la Bce, il vicepresidente Luis de Guindos ha affermato che l’istituto potrebbe rivedere al rialzo le previsioni economiche per l’eurozona a settembre, mentre il capoeconomista dell’Eurotower ha dichiarato che nel prossimo meeting non dovrebbero essere avviate le discussioni su un’eventuale fine del Pepp.
Sebbene l’economia dell’eurozona sia andata oltre le aspettative nel secondo trimestre dell’anno, in prospettiva rimangono infatti colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento e rischi legati alla variante Delta a minacciare la ripresa.
Dinamiche che hanno pesato anche sul secondo calo mensile consecutivo dell’indice IFO, relativo alla fiducia delle aziende tedesche, in discesa ad agosto a 99,4 punti dai 100,8 punti di luglio, al di sotto del consensus (100,4 punti).
Negli Usa, Il dato preliminare sugli ordini di beni durevoli invece ha evidenziato un decremento dello 0,1% su base mensile, contro il -0,3% previsto dagli analisti, dopo il +0,8% del dato finale di giugno.
Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene in area 1,175 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 110,1.
Tra le materie prime, sono ben intonate le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 70,7 dollari e il Wti (+0,1%) a 67,6 dollari al barile, dopo il calo delle scorte americane segnalato dai dati dell’Energy Information Administration.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 108 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,66%.
Tornando a Piazza Affari, tra le aziende più capitalizzate avanzano soprattutto Banco Bpm (+3,5%), Unicredit (+3,1%) e Bper (+2,0%) mentre chiudono in coda le utilities Terna (-3,85%), Snam (-3,4%) e Italgas (-2,3%).
Fonte MarketInsight