I questionari potranno essere riconsegnati a partire da lunedì 10 ottobre
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SIENA. E’ pronta la macchina organizzativa del Comune di Siena per il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011. A partire da lunedì 10 ottobre fino al 31 gennaio 2012 saranno attivi i centri di raccolta dei questionari che oltre 25mila famiglie senesi hanno iniziato a ricevere dal 12 settembre.
La novità di questo 15° censimento è la possibilità di compilare e restituire il questionario via internet collegandosi al sito www.censimentopopolazione.istat.it, inserendo la propria password di accesso che si trova stampata sul questionario. In alternativa è possibile compilare il documento cartaceo e consegnarlo o agli uffici postali o ai centri di raccolta allestiti dal Comune di Siena, nei quali sarà data anche assistenza ai cittadini per la compilazione del questionario. I centri di raccolta saranno quelli dell’Ufficio Anagrafe di via Salicotto, 6 dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12; il martedì ed il giovedì, dalle ore 15 alle ore 17; dell’Ufficio Statistica, in vicolo San Girolamo, 4 dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12; il martedì ed il giovedì dalle ore 15 alle ore 17 e lo Sportello del Cittadino (URP), in Piazza del Campo, 7 lunedì al venerdì, la mattina, dalle ore 9 alle ore 12; il martedì ed il giovedì dalle ore 15 alle ore 17.
Dal 21 novembre 2011 al 31 gennaio 2012, inoltre, anche il Comune di Siena metterà in campo i cosiddetti “rilevatori”, personale incaricato di recuperare i questionari non ancora restituiti. Per qualsiasi chiarimento le famiglie potranno chiamare il numero verde gratuito 800.069.701. Il servizio sarà attivo per tutto il periodo del censimento, tutti i giorni dalle 9 alle 19. Nel caso in cui il questionario ricevuto per posta riporti cognome, nome e indirizzo dell’intestario non aggiornati, si invitano i cittadini a presentarsi presso i Centri di raccolta per ritirare un “nuovo” questionario. Per la prima volta, inoltre, una legge europea rende obbligatorio il Censimento in tutti i Paesi dell’Unione, fissando regole comuni relative all’anno di riferimento, al campo di osservazione, alle definizioni, alle classificazioni e alle variabili da rilevare.