La perdita complessiva è di oltre 100 ovini
RADICOFANI. Numerosi gli attacchi da predatori nel Comune di Radicofani nelle ultime settimane; ben tre, per una perdita complessiva di oltre cento ovini. C’è sconcerto e preoccupazione tra gli allevatori, oltre a un evidente danno economico. Quello della predazione è un problema di non di poco conto per le aziende di un territorio, come quello di Radicofani, legato da sempre alla pastorizia e alla produzione di formaggi d’eccellenza. Inutile aggiungere che, quanto sta accadendo, dimostra che le misure minime di prevenzione messe in atto dalle varie aziende non siano più sufficienti.
Il sindaco di Radicofani, Francesco Fabbrizzi, afferma: «È necessario un imminente tavolo di concertazione con gli enti preposti per un problema che non può più attendere risposte, anche perché è a rischio il patrimonio zootecnico locale». Il sindaco ricorda che Radicofani vanta sul territorio provinciale il più grande numero di allevamenti numericamente consistenti; il rischio concreto è che gli indennizzi de minimis ultimamente riconosciuti (Reg UE 2019/316) modificati con Decreto ministeriale 19 Maggio 2020 non siano sufficienti a colmare le perdite subite dagli allevatori; maggiore la consistenza numerica degli allevamenti e maggiore è la probabilità di avere perdite ingenti. Altro aspetto non di poco conto sono le caratteristiche minime delle misure di prevenzione indispensabili per il riconoscimento dell’indennizzo, ovvero recinzioni e cani da guardiania. Se di fatto il tema della predazione non comporta alcun problema per il settore turistico è comunque necessario ritrovare il giusto equilibrio ambientale, ribadisce il sindaco Fabrizzi sempre più preoccupato per la sorte delle innumerevoli aziende zootecniche del proprio territorio.