Grande attesa per il debutto casalingo nell'Euroleague
SIENA. A Monaco di Baviera aspettano con trepidazione questa partita di basket perché per loro sarà l’esordio assoluto casalingo nella massima competizione di basket europeo. Svetislav Pesic, il coach dei bavaresi dice di Siena: “Siena è anche una buona squadra. Certo che è una partita importante perché è una partita in casa. Non sarà facile, ma ho fiducia nel team per assicurare la vittoria contro gli italiani”. Intanto, la Montepaschi è partita in mattinata alla volta di Firenze per imbarcarsi sul volo per Monaco di Baviera, dove dovrebbe atterrare all’ora di pranzo. Prima trasferta di Euroleague dell’anno e già si immagina una trasferta delicata, visto che il Bayern è ritenuto il diretto concorrente ad acciuffare quel quarto posto che significa il passaggio alle Top 16, obiettivo minimo stagionale per la Mens Sana. Ritenute una spanna superiore Olympiacos e Galatasaray e considerato obbligatorio lasciare il ruolo di fanalino di coda ai polacchi dello Stelmet, la lotta a chi rimane fuori sarebbe circoscritta a Siena, Malaga e Monaco. Delle tre sono proprio i tedeschi ad essersi avvantaggiati, avendo vinto la prima gara assoluta nella competizione continentale, per di più in trasferta, contro lo Stelmet Zielona Gora. Giornata, anzi serata della verità alle ore 20.15 all’Audi Dome.
Sono partiti tutti per la trasferta in terra tedesca, tranne Spencer Nelson. L’infortunio alla spalla che lo ha costretto a uscire dal campo durante Grissin bon – Montepaschi, lunedì ha richiesto una serie di accertamenti più approfonditi, tanto che solo stasera la Mens Sana ha comunicato l’entità ufficiale dell’infortunio: “gli accertamenti effettuati sul giocatore Spencer Nelson, a seguito dell’infortunio alla spalla destra riportato nel corso della gara di domenica scorsa tra Grissin Bon Reggio Emilia e Montepaschi, hanno rilevato una lesione di secondo grado all’articolazione acromionclaveare. I tempi di recupero sono stimati intorno alle sei settimane”. Un grave handicap per Crespi, che aveva trovato nel giocatore un cardine fondamentale per la squadra. Una squadra che ora deve fare di necessità virtù, ma dove alcuni giovanotti, specia americani, devono rendersi conto del gioco fisico e anche abbastanza sporco permesso dagli arbitri, che sovente va a penalizzare la grande capacità tecnica nelle mani di Green o English, per fare due esempi.
Il Bayern, sotto la guida manageriale di Uli Hoeness, si è staccato dalla dipendenza del calcio; adesso ha un budget proprio di 11 milioni di euro, con Svetislav Pesic (coach del titolo continentale tedesco del 2003 vinto proprio qui a Monaco) in panchina e personaggi conosciuti nel roster. Come Shaffartzik, Thompson, Idbihi e Djedovic, strappati in estate agli arci-rivali dell’Alba Berlino, come Troutman, ex-Avellino fuggito proprio in Baviera, come molti nazionali tedeschi tra cui Robin Benzig e Steffan Hamann. Prima di salire sul pullman, come d’abitudine Marco Crespi racconta le sue sensazioni: “Trasferta di Eurolega sul campo di una aspirante a diventare in tempi brevi una delle potenze del basket europeo. Squadra capolista di una Lega tedesca la cui crescita è continua e che ha come obiettivo di diventare il campionato più importante d’Europa in 3 anni. Squadra che ama correre e poi a metà campo sfruttare il tocco dei suoi lunghi. L’infortunio di Spencer, un giocatore chiave per noi, ci ha portato a pensare a tipologie di quintetti diversi”.