di Augusto Mattioli
SIENA. Rapporto banche-imprese, ruolo nella crisi della Camera di commercio, infrastrutture, presenza di multinazionali nel senese. Quattro punti di cui ha parlato con i giornalisti Luigi Borri, presidente degli industriali senesi prima dell’assemblea straordinaria della associazione di stasera, a cui è intervenuta anche la presidente degli industriali toscani Antonella Mansi. Dalle risposte sia di Borri sia di Mansi è emersa una consistente preoccupazione per l’attuale crisi.
“Le banche – ha detto Borri – in questo periodo mantengano un forte impegno nei confronti del settore produttivo. Certo senza correre rischi. Ma sostenere le imprese vuol dire utilizzare strumenti finanziari per la loro capitalizzazione, partecipazioni al capitale di rischio, ma, soprattutto, prestiti partecipativi rivedendone la struttura tecnica così da rendere immediato l’effetto sui bilanci. E per questo fine la Finanziaria di sviluppo potrebbe essere lo strumento adatto”.
Stessi concetti sulle banche anche da Antonella Mansi, preoccupata per la liquidità delle aziende. Ma che le banche tornino a fare le banche lo aveva detto anche il presidente di Mps, Giuseppe Mussari, nel suo intervento al convegno di Confcommercio al Santa Maria della Scala. Viene da chiedersi visto il ripetersi di questi concetti cosa hanno fatto le banche fino ad oggi oltre al proprio mestiere.. Mansi e Borri hanno sottolineato l’esigenza per i territori di pensare, pur in questi momenti difficili, anche alla realizzazione di infrastrutture perché i territori non perdano di competitività.
“Il sistema toscano – ha puntualizzato Mansi – non deve farsi la guerra ma lavorare insieme”. Non è mancato un accenno anche agli aeroporti toscani. “occorre ragionare – ha aggiunto – tenendo presente che gli aeroporti della regione devono fare sistema, devono essere sinergici per tutta la Toscana”. I
nfine la presenza delle multinazionali che gli industriali benedicono. “Devono essere viste – ha detto Borri -.come una grande opportunità sia nell’immediato sia per la crescita anche nell’indotto e della cultura di impresa che sono in grado di portare nel territorio. Le amministrazioni hanno grande responsabilità nel creare le condizioni idonee all’insediamento e all’accompagnamento”.
Se per alcune multinazionali può essere accaduto non altrettanto si può dire per Bayer che nel 2009 se ne andrà dal Siena dove era arrivata con ambiziosi programmi di sviluppo poi ampiamente ridimensionati. Oggi sono ancora decine i lavoratori dell’azienda che aspettano, molto preoccupati, notizie sul loro futuro. .
SIENA. Rapporto banche-imprese, ruolo nella crisi della Camera di commercio, infrastrutture, presenza di multinazionali nel senese. Quattro punti di cui ha parlato con i giornalisti Luigi Borri, presidente degli industriali senesi prima dell’assemblea straordinaria della associazione di stasera, a cui è intervenuta anche la presidente degli industriali toscani Antonella Mansi. Dalle risposte sia di Borri sia di Mansi è emersa una consistente preoccupazione per l’attuale crisi.
“Le banche – ha detto Borri – in questo periodo mantengano un forte impegno nei confronti del settore produttivo. Certo senza correre rischi. Ma sostenere le imprese vuol dire utilizzare strumenti finanziari per la loro capitalizzazione, partecipazioni al capitale di rischio, ma, soprattutto, prestiti partecipativi rivedendone la struttura tecnica così da rendere immediato l’effetto sui bilanci. E per questo fine la Finanziaria di sviluppo potrebbe essere lo strumento adatto”.
Stessi concetti sulle banche anche da Antonella Mansi, preoccupata per la liquidità delle aziende. Ma che le banche tornino a fare le banche lo aveva detto anche il presidente di Mps, Giuseppe Mussari, nel suo intervento al convegno di Confcommercio al Santa Maria della Scala. Viene da chiedersi visto il ripetersi di questi concetti cosa hanno fatto le banche fino ad oggi oltre al proprio mestiere.. Mansi e Borri hanno sottolineato l’esigenza per i territori di pensare, pur in questi momenti difficili, anche alla realizzazione di infrastrutture perché i territori non perdano di competitività.
“Il sistema toscano – ha puntualizzato Mansi – non deve farsi la guerra ma lavorare insieme”. Non è mancato un accenno anche agli aeroporti toscani. “occorre ragionare – ha aggiunto – tenendo presente che gli aeroporti della regione devono fare sistema, devono essere sinergici per tutta la Toscana”. I
nfine la presenza delle multinazionali che gli industriali benedicono. “Devono essere viste – ha detto Borri -.come una grande opportunità sia nell’immediato sia per la crescita anche nell’indotto e della cultura di impresa che sono in grado di portare nel territorio. Le amministrazioni hanno grande responsabilità nel creare le condizioni idonee all’insediamento e all’accompagnamento”.
Se per alcune multinazionali può essere accaduto non altrettanto si può dire per Bayer che nel 2009 se ne andrà dal Siena dove era arrivata con ambiziosi programmi di sviluppo poi ampiamente ridimensionati. Oggi sono ancora decine i lavoratori dell’azienda che aspettano, molto preoccupati, notizie sul loro futuro. .