MONTEPULCIANO. Il Partito Democratico di Montepulciano, interpretando positivamente la forte volontà espressa in tutto il paese di ottenere un’ampia partecipazione degli elettori alla scelta dei propri rappresentanti, sia avvia verso un confronto per la candidatura a primo cittadino alle prossime elezioni amministrative.
Andrea Rossi, attuale assessore all’urbanistica, ha annunciato un po’ a sorpresa la propria candidatura per le elezioni primarie che si terranno nel prossimo febbraio.
Nonostante la giovane età, è nato nel 1971, può vantare una lunga esperienza come politico e amministratore. Dirigente della sinistra giovanile e presidente del comitato di partecipazione di Acquaviva nei primi anni novanta, da dieci anni è Assessore all’urbanistica del Comune di Montepulciano. Si deve a lui il lungo e laborioso percorso che ha portato all’approvazione del nuovo Piano strutturale, uno strumento urbanistico moderno e innovativo di cui la città del Poliziano deve andare fiera.
Le motivazioni che hanno portato a questa decisione sono molte: innanzitutto la volontà di essere vicino con risposte concrete – in un momento di grave crisi come quello attuale – al mondo del lavoro, dell’imprenditoria e della cultura nel suo complesso.
La nuova amministrazione, secondo Rossi, dovrà comprendere al meglio le preoccupazioni e le ambizioni di questo territorio ed esaltarne la capacità di esprimere idee, progetti, orizzonti comuni, nella prospettiva di un processo di sviluppo sostenibile. Solo attraverso una forte affermazione delle “qualità locali” è possibile mantenere alto il livello della nostra economia.
Un’ulteriore motivazione viene dal desiderio di dare risposte chiare e concrete ai sempre più pressanti interrogativi posti dai cittadini di Montepulciano, che sono analoghi a quelli di gran parte degli italiani in questo momento di grave incertezza, a proposito della qualità dei servizi e delle iniziative dell’amministrazione per fronteggiare le attuali difficoltà in campo sociale.
Per ottenere questi risultati non basta la volontà di un sindaco ma, come auspica Andrea Rossi attraverso la propria candidatura, è necessario che si vivacizzi il dibattito politico, che la gente ritorni a scambiarsi idee e opinioni, in piena lealtà, in quello che è il più genuino processo democratico. Attraverso questo dibattito aperto e attraverso le primarie il Partito Democratico deve entrare in una fase di maturità.
Rossi precisa anche che la sua non è una candidatura in contrapposizione con l’amministrazione uscente, di cui fa parte, ma che è un passo necessario e importante per arrivare ad un serrato confronto di opinioni a cui deve seguire la necessaria sintesi (non per nulla il PD è nato dalla somma di diversità politiche e culturali).
Chiunque sarà il candidato vincente alle primarie avrà il dovere di garantire tutte queste idee ma, al tempo stesso, dovrà godere della lealtà e dell’appoggio di tutto il partito.