Mattinata prudente per le borse europee e lievi variazioni per i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, in attesa dei conti delle grandi banche americane e del report sull’inflazione statunitense. Sullo sfondo restano anche le preoccupazioni legate alla diffusione della variante Delta del Covid, che rischia di rallentare la ripresa dell’economia globale.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 25.200 punti, debole come l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,1%), mentre resiste il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Focus sulla nuova earning season di Wall Street, che prende il via oggi con i conti del secondo trimestre di Goldman Sachs e JP Morgan. Nel contempo, l’attenzione sarà rivolta anche ai dati sull’inflazione degli Usa, in relazione ai timori di pressioni sui prezzi che possano spingere la Fed ad anticipare il ritiro degli stimoli.
A tal proposito, nei prossimi giorni i riflettori si sposteranno sulla consueta relazione semestrale al Congresso Usa del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
In Europa, il numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha affermato in un’intervista al Financial Times che la nuova strategia dell’Eurotower “non rende più accomodante la politica monetaria ma certamente le garantisce maggiore flessibilità”. Inoltre, ha rassicurato che la risposta della Bce sarà “energica e persistente”, quindi non ci sarà una stretta prematura come avvenuto in passato.
Sul Forex l’euro/dollaro scende a 1,184 e il cambio tra biglietto verde e yen resta invariato a 110,3.
Tra le materie prime scambiano in modesto rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,6%) a 75,6 dollari e il Wti (+0,6%) a 74,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce leggermente a 102 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,72%.
Tornando a Piazza Affari, le aziende del Ftse Mib che riportano i maggiori rialzi sono Inwit (+0,8%), Buzzi (+0,8%), Interpump (+0,7%) e Cnh (+0,7%) mentre arretrano i bancari, in particolare Bper (-1,4%), Banco Bpm (-1,2%) e Intesa (-1,1%), oltre ad Atlantia (-1,1%).
Fonte MarketInsight