Inaugurata questo pomeriggio presso la Biblioteca e Fototeca Briganti al Santa Maria della Scala l'esposizione nata da un progetto del fotografo Carlo Pennatini Presidente del Siena Foto Club
SIENA. Nel mese di novembre 2020, nei giorni che hanno preceduto il lockdown, Carlo Pennatini ha visitato come pellegrino solitario, il Santa Maria della Scala, si è immerso nella stratificazione architettonica del complesso museale, nelle sue enormi sale svuotate della presenza umana, vivendo intimamente gli spazi smarriti nei loro silenzi; si è fatto testimone di quanto, gli stessi luoghi di cultura, abbiano sofferto.
In quel frangente, ha ripercorso con malinconica emozione la storia di Siena e del mondo, della malattia e della guarigione, dell’arte e della bellezza. E poi, armato della sua macchina fotografica è tornato quando il museo era chiuso al pubblico, e ha fotografato quegli stessi spazi facendoli abitare da due eteree figure di uomo e di donna: le effimere presenze, che meste si muovono senza vedere né la bellezza che le circonda né la storia che potrebbero scoprire. Il risultato del reportage è un messaggio simbolico: le persone non vedono perché è impedito loro di vedere, sono prive di partecipazione perché non possono emozionarsi. Tuttavia alla conclusione del viaggio, giunge un anelito di speranza verso una nuova vita, un nuovo futuro: di fronte all’immagine della Beata Vergine Maria, l’uomo e la donna riacquistano l’atteggiamento empatico di viva attenzione.
Carlo Pennatini nasce a Siena il 27 aprile del 1956. Fin da giovane si dedica alla fotografia fino a divenire Presidente del Siena Foto Club. Una passione nata dietro il desiderio di fermare la memoria, di congelare un attimo di vita. Si definisce un non creativo ma un uomo metodico e, paragonandosi agli artisti del passato, si identifica più con un decoratore pignolo che con un pittore d’ingegno. Eppure nei suoi scatti non c’è nulla di non creativo a partire dalla scelta della scena, della storia e dell’emozione che egli vuol trasmettere nel momento esatto in cui la prova e, la sua fotografia congela quel momento rendendolo eterno.
Orari di apertura della mostra:
lunedì – mercoledì – venerdì ore 10.00 – 13.30
martedì – giovedì ore 10.30 – 13.30 e 15.00 – 17.00
sabato e domenica chiuso
Biglietti:
gratuito per la sola visita alla mostra,
oppure compreso nel biglietto d’ingresso del museo
Info
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