SIENA. L’assemblea dei soci della Finanziaria Senese di Sviluppo che si è tenuta questa mattina (23 dicembre) ha deciso di aumentare il plafond finanziario di cui dispone Fises. L’obiettivo, far crescere gli interventi sul territorio attraverso questo strumento. E’ dunque una risposta alla crisi economica, per sostenere le le piccole aziende (industriali, commerciali e agricole) e artigiani.
Diventa operativo, da oggi, l’indirizzo indicato dai soci della Finaziaria senese di svluppo, Fondazione Monte dei Paschi, Camera di Commercio, Amministrazione Provinciale di Siena e Amministrazione Comunale.
Nelle settimane scorse era stata ribadita da parte del Comune di Siena, della Provincia di Siena e della Camera di Commercio, la necessità di un impegno rafforzato per la Fises a sostegno dell’economia della provincia con l’esigenza, a fronte della crisi economica, di porre mano anche a misure straordinarie e dunque procedere alla creazione di un plafond straordinario insieme alla Finanziaria Senese di Sviluppo (Fises), per contribuire ad assolvere al fabbisogno di liquidità delle piccole e medie imprese, così da affrontare la grave crisi finanziaria del momento.
Immediata la risposta della Fondazione Monte dei Paschi di Siena che si è detta pronta ad intervenire mettendo a disposizione 15 milioni di euro, da destinare principalmente al sostegno delle piccole aziende (industriali, commerciali e agricole) e artigiani.
Nelle prossime settimane verranno messe a punto le modalità tecniche per aumentare il plafond di Fises. La Finanziaria, da parte sua, ha già espresso l’intenzione di rivedere al ribasso le proprie condizioni di intervento con spread dei tassi di interesse e commissioni, di allungare la durata dei finanziamenti per consentire alle imprese finanziate un più agevole rimborso degli impegni che saranno assunti.
"Questa è la strada che stiamo percorrendo mettendo in atto gli indirizzi delle istituzioni senesi – sottolinea Luigi Borri, presidente della Finanziaria Senese di Sviluppo – Con l’operazione di oggi inizia un “news deal” per la Fises. Gli obiettivi del Piano di Indirizzo Strategico sono stati raggiunti nettamente in anticipo. Da oggi possiamo concentrare la nostra attenzione su ciò che dovrà essere la Fises nel futuro. E cioè una società focalizzata su due fronti: la capitalizzazione delle imprese e la nascite di nuove aziende, da un lato, e la finanza straordinaria per le aziende in crisi dall’altro".
"L’obiettivo principale che da sempre si pone la Fondazione è quello dello sviluppo. Lo fa – osserva il presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Gabriello Mancini -attraverso molte strade: ad esempio il sostegno alla realizzazione di infrastrutture, alla creazione di eventi che favoriscano il turismo, all’innovazione e alla ricerca come per Siena Biotech e la più recente Siena Nanotech. Creare nuove disponibilità finanziarie a supporto delle imprese del nostro territorio ci sembra un’ulteriore, importante iniziativa per uscire dalla crisi attuale. Per questo non ci siamo tirati indietro nel dare il nostro apporto finanziario così come richiesto da Fises, come siamo disponibili ad esaminare altre forme di intervento che servano a ridare fiducia e un rinnovato slancio allo sviluppo".
"La Fises è nata come strumento importante per sostenere lo sviluppo economico della nostra provincia – fa notare Vittorio Galgani, presidente della Camera di Commercio di Siena – e quindi in una fase critica, come l’attuale, si ritiene necessario dotarla di risorse aggiuntive per aiutare le imprese in un periodo di grande difficoltà".
"Ormai ci sono più che segnali della crisi, specie in provincia – dice Maurizio Cenni, sindaco di Siena – Una nuova fase per Fises è utile per attenuarne gli effetti. In questo senso è stato utile incrementare i fondi a disposizione per accompagnare processi di innovazione, in modo da ammortizzare effetti recessivi".
"Apprezzo la tempestività – aggiunge Fabio Ceccherini, presidente della provincia di Siena – con la quale la Fondazione Mps ha risposto alle proposte di un primo intervento urgente di dotazione di risorse alla Fises per dare risposte concrete alle imprese. Si tratta ora di accelerare il percorso tecnico e, al tempo stesso, di proseguire il lavoro per “anticipare” e qualificare altre misure che intervengano a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici. In ogni caso le stesse erogazioni di Fises dovranno essere vincolate all’impegno delle imprese a non effettuare riduzioni dell’organico".