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ROMA. Nel settore del collezionismo è NFT mania, infatti dopo il successo della vendita record dell’opera digitale di Beeple effettuata da Christie’s, anche la storica case d’aste Sotheby’s ha deciso di entrare nel mondo dei token non fungibili. In questo caso il protagonista è Kevin McCoy, uno dei pionieri in ambito crypto art, con la proposta del primo Non Fungible Token della storia, ovvero l’opera chiamata Quantum.
Altri crypto artisti molto in vista nell’ambiente sono Anna Ridler e Larva Labs, personaggi che ormai sono in grado di vendere le proprie opere digitali per milioni di dollari. Alcuni esperti hanno iniziato a indicare il fenomeno come Collezionismo 4.0, sostenuto dai nuovi crypto miliardari e dal forte aumento degli investitori di criptovalute, molti dei quali sono già operativi anche nel campo degli NFT.
Secondo il report NFT 2020 a cura dell’Atelier di BNP Paribas, il valore di questo mercato è cresciuto di quasi il 300% l’anno passato, arrivando a circa 338 milioni di dollari. Tuttavia, nel solo primo trimestre 2021 le vendite hanno superato i 2 miliardi di dollari, un risultato trainato dall’aumento del 66% degli acquirenti rispetto al 2019. Lo stesso vale per l’offerta, con un incremento del 24% delle proposte di NFT sul mercato nel 2020 rispetto all’anno precedente.
Come funzionano gli NFT e come è strutturato il mercato
Gli esperti del portale Criptovaluta.it forniscono una spiegazione molto chiara per capire il funzionamento degli NFT (Non Fungible Token), indicando come questa tecnologia si basi su token unici scambiati su reti blockchain, i quali rappresentano una proprietà digitale, ovvero un diritto. Le caratteristiche principali degli NFT sono dunque unicità, con la possibilità di ricondurre l’opera all’autore in modo sicuro e senza opzioni di manomissione o falsificazione.
Oggi creare token non fungibili è abbastanza semplice, infatti basta rivolgersi a piattaforme specializzate come OpenSea o Nifty Gateway, pagando un prezzo ridotto per tokenizzare il proprio file secondo gli standard indicati dal portale. Una volta pronto l’NFT può essere venduto tramite una rete blockchain per smart contract come Ethereum, effettuando il pagamento in criptovalute e riconoscendo se desiderato anche una royalty all’autore.
In questo modo l’autore riceve una commissione su ogni vendita successiva, infatti la maggiore parte dei Non Fungible Token viene acquistata per investimento, con l’obiettivo di rivendere l’NFT se aumenta di valore nel tempo. Per molti investitori si tratta di una soluzione utile per la diversificazione, tuttavia bisogna prestare attenzione alla speculazione, soprattutto dopo il boom dell’offerta e della domanda di token non fungibili.
Le prospettive di crescita per il mercato degli NFT
Le opinioni a riguardo degli NFT sono piuttosto discordi, come del resto avviene su qualsiasi novità legata al mondo criptovalutario e blockchain. Secondo il report di BNP Paribas, nel 2020 l’intero mercato dei Non fungible Token valeva appena lo 0,17% del market cap di Bitcoin, con solo l’1% in confronto alla capitalizzazione di Ethereum. È evidente come, nonostante l’elevata notorietà acquisita dai token non fungibili, questa nuova tecnologia abbia davanti a sé importanti margini di crescita.
Inoltre, bisogna considerare anche un altro aspetto rilevante. Il settore degli NFT è caratterizzato da due mercati differenti, quello primario in cui appassionati e collezionisti acquistano le opere direttamente dagli autori, mentre quello secondario è più legato alla speculazione e agli investimenti finanziari. Chi compra un NFT nel mercato primario non è detto che sia disposto a venderlo, soprattutto quando paga cifre elevate come avvenuto per l’opera di Beeple venduta per oltre 69 milioni.
Il discorso è diverso sul mercato secondario, in cui la componete speculativa è nettamente superiore, in quanto l’NFT può essere rivenduto anche decine di volte in tempi piuttosto rapidi. Un altro fattore da analizzare è la composizione del mercato dei Non Fungible Token, in cui sebbene la crypto art rappresenti il segmento principale, stanno crescendo anche settori come gli oggetti virtuali collezionabili, i contenuti digitalizzati audio e video, gli articoli telematici sportivi e quelli legati al gaming.
Senza dubbio gli NFT sono un fenomeno da monitorare con grande attenzione, in grado di offrire notevoli opportunità d’investimento, specialmente come alternativa o integrazione alle operazioni tradizionali sulle criptovalute. Al momento è difficile capire come evoluirà il settore, con chi indica l’imminente rivoluzione della cultura crypto e quanti invece allertano sul rischio di una bolla, tuttavia è innegabile come i Non Fungible Token siano oggi uno dei mercati più dinamici e interessanti a disposizione.