Ieri al Duomo un inconsueto "flash mob" di giovanissimi violinisti
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SIENA. Il 26 Maggio, alle 18, 14 ragazzi senesi fra 8 e 15 anni suonano, L’Inno alla Gioia di Beethoven e il Canone di Pachelbel in Re, all’aperto davanti al Duomo di Siena. I ragazzi, tutti violinisti, allievi di Renata Lackò, compongono il gruppo Sviolinando e provengono da numerose scuole di Siena: Saffi, San Bernardino, Piccolomini, Scuola Internazionale e altre Durante il periodo di DAD ed il lockdown, hanno raccontato che l’impegno con la musica li ha aiutati a ‘sentirsi meno soli’, ‘a cacciare via i pensieri‘ ed ‘a sentirsi più sereni’. Alcuni allievi del gruppo ‘Sviolinando’ si sono già esibiti all’inizio di maggio per l’iniziativa di Aou Agorà presso l’Ospedale delle Scotte. Iniziativa che vedrà una seconda esibizione di tutto il gruppo dopo l’estate. Un concerto che sarà un gesto di ringraziamento verso tutto il personale che lavora in Ospedale.
Il concerto al Duomo è eseguito invece nel quadro dell’iniziativa internazionale Music Hug che partendo da Siena, unisce giovani musicisti che suoneranno e canteranno da tutte le parti del mondo, portando la musica all’aperto, sulle strade e nelle piazze, condividendo fra di loro e con gli ascoltatori l’energia positiva che ne scaturisce. Dopo una preparazione per la maggior parte realizzata singolarmente, il momento dell’esecuzione davanti al Duomo sarà finalmente l’occasione in cui i giovani violinisti si riuniranno e suoneranno tutti insieme. Una sorta di gioioso Flash Mob, nel segno di un linguaggio emozionante e universale, in grado di accordare realtà molto diverse fra loro.
Siena sarà la città capofila di questa iniziativa. Tutto si svolgerà rispettando le regole per il contrasto al Covid-19.
CHE COS’E’ MUSIC HUG
Music Hug è un progetto nato durante le restrizioni dovute alla pandemia da COVID-19 ideato della violinista ungherese Renata Lackò tramite l’iniziativa “Sviolinando” che riunisce un gruppo di suoi studenti. Un abbraccio musicale che allevia la privazione di quelli fisici, con il potere di superare le barriere di distanza, cultura, estrazione sociale. Utilizza il potere della musica che è capace di guarire, di nutrire e sintonizzare le anime e allo stesso tempo di risvegliare la creatività delle persone.
Music Hug unisce giovani musicisti, che suonano e cantano da tutte le parti del mondo, portando la musica all’aperto, sulle strade e nelle piazze, condividendo fra di loro e con gli ascoltatori l’energia positiva che ne scaturisce. Una sorta di gioioso Flash Mob, nel segno di un linguaggio emozionante e universale, in grado di accordare realtà molto diverse fra loro.
La prima realizzazione progettuale di Music Hug sarà online, sotto forma di video, nel mese di luglio e presenterà due brani famosi del repertorio della musica classica: Beethoven Inno alla gioia e il Canone di Pachelbel in Re. Parteciperanno più di 200 bambini da 13 paesi nel mondo provenienti dalle più diverse realtà musicali:
- Casa San Miguel nelle Filippine, un centro che offre educazione musicale e arti visive per la comunità locale composta da famiglie di pescatori e contadini.
- Gandhi Ashram dall’India, una scuola ai piedi della Himalaya, che accoglie studenti, specialmente bambine, provenienti da situazioni difficili e offre educazione generale artistica oltre che alloggio e vito.
- Fondazione Giving Hope (Uganda) che si prende cura di orfani, vedove e anziani, offrendo cure sanitarie ed educazione anche artistica ai bambini, che per la prima volta canteranno Beethoven.
Partecipano inoltre studenti di violino e di altri strumenti da Wuhan, da Lisbona, da Erevan, da Madrid, da Teheran, da Washington, da Osnabruck, da Bellinzona, da Gerusalemme, da Kiskunhalas, da Budapest con la partecipazione della prestigiosa Scuola di Musica Aladàr Tòth. Per l’Italia parteciperà la Scuola di Musica Artes di Prato.