Le Top 16 arrivano con due turni di anticipo
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MENS SANA SIENA – UNICAJA MALAGA 91 – 72 (30-20, 56-40, 74-59)
MENS SANA SIENA: Kasun 2, Brown 5, Eze, Carraretto 9, Rasic 10, Kangur 11, Sanikidze 10, Ress 7, Ortner 12, Janning 5, Hackett 7, Moss 13. All: Luca Banchi
UNICAJA MALAGA: Simon 16, Williams 4, Lima 2, Vidal, Urtasun 4, Calloway 2, Perovic 4, Gist 3, Vazquez 4, Jimenez, Zoric 29, Dragic 4. All: Jasmin Repesa
SIENA. Si allenava già da diversi giorni Benjamin Eze, e lo staff tecnico ha deciso di portarlo in panchina per l’importante sfida contro l’Unicaja Malaga. Banchi continua a fare a meno di Kemp, sparito letteralmente di circolazione, con un ginocchio, si dice, non a posto. Repesa si presenta invece con gli stessi 12 dell’andata, vinta per 91-89 a termine di una gara incerta al supplementare, con un recupero importante dei padroni di casa nel finale. Malaga con Zoric e Vazquez in avvio per sfruttare la superiorità verticale, ma il rimbalzo difensivo di Sanikidze manda in contropiede Moss 2-0. L’abbrivio iniziale è tutto per il georgiano, che schiaccia per il 9-4 dopo appena tre minuti. Simon va con la tripla, Zoric dalla media pareggia. La Mens Sana attacca l’area, ma segna da tre, al 7’ è 17-15, ancora Zoric in doppia cifra. Hackett entra per Brown e infila subito una tripla, simon fugge dalla guardia di Moss e guadagna due liberi con 1’45”. L’impatto è micidiale: il 9-0 che segue per la Montepaschi chiude il quarto 30-20. Primi punti per Perovic in apertura, seguiti dal canestro di Rasic, 32-22, nel secondo periodo. La Mens Sana continua a martellare da tre, Kasun è sempre croce e delizia, il timeout televisivo arriva presto, sul 38-26 al 13’. Kangur riprende da dove aveva lasciato Rasic (che si ritrova 10p in carniere a fine periodo), e Siena allunga ancora 46-32 al 15’, con la bomba di Carraretto 51-33 al 16’30”. Nelle fila dell’Unicaja segna solo Zoric, e non è sufficiente a contenere la strapotenza atletica dei mensanini di stasera. Stoppata di Ress su Gist, Dragic indovina una entrata, ma gli applausi sono tutti per i bianco verdi che vanno al riposo con un perentorio 56-40. 9/16 da tre, 16 rimbalzi a 10, di cui 8 offensivi. Ma la partita è viva: dopo l’entrata di Brown, la Montepaschi tenta di riprendere la fuga, al 23’ 63-44. Meno lucidità e tanta frenesia in campo, fatalmente le medie scendono, ma non per questo c’è meno lotta. Gist trova la bomba al termine di una lunga azione malaguena 63-49 al 25’. Ma è Ress, sempre da tre, a spegnere le voglia di recuperare della truppa di Repesa, che si vede costretto a un timeout rinfrancante sul 66-51. Doppio blocco e tripla di Sanikidze 74-56, Zoric comincia a stancarsi e dalla panchina, a parte Simon, non arriva nessun contributo importante in attacco.
Finisce 74-59 e si va all’ultimo riposo. All’andata cominciò qui la rimonta dell’Unicaja. Simon da tre a inizio quarto, poi Zoric ma Kangur ha la mano calda da tre 77-64. Calloway rimbalza sulla difesa senese come la pallina di un flipper, Ortner invece è chirurgico, 81-64 e Malaga sembra non capire più niente, quando mancano ancora sei minuti di gioco. Al 36’ anche Carraretto si è fatto incontenibile e appoggia a canestro l’assist di Ortner, il 24esimo della serata per la Mens Sana: mancano ancora 4’04” di gioco, ma la sensazione è che la gara volga al termine anticipatamente. 89-64 è il massimo vantaggio di Siena, poi accademia finale, con qualche canestro degli ospiti a rendere meno amara la sconfitta per il definitivo 91-72. I feel devotion: il traguardo minimo, nonostante le tre sconfitte iniziali è raggiunto con due gare d’anticipo. Senza le incertezze della programmazione oggi la Mens Sana potrebbe essere tra le favorite per al vittoria finale, tanto la formazione vista stasera è stata autorevole per lettura del gioco e applicazione difensiva di tutto il collettivo, con un pressing asfissiante che ha limitato le buone intenzioni degli spagnoli. Ne fanno fede i 26 assist, seconda miglior prestazione nella speciale statistica di questa stagione, appena dietro il Maccabi vincitore a Chalon in ottobre. Come pure il fatto che siano andati a punti tutti i giocatori schierati in campo con Rasic, Kangur, Sanikidze, Ortner e Moss in doppia cifra, nella sera in cui al tiro il buon Bobby Brown si è potuto permettere un riposo (appena sei tentativi … per una guardia etichettata mangia palloni). Hackett si stropiccerà gli occhi con sette assist: probabilmente il suo high career, Rasic si è svegliato dal torpore iniziale: a Siena i playmakers ci sono. Nel finale l’Unicaja ha aggiustato un poco le sue statistiche, ma certo anche in Euroleague sono emersi alla fine i difetti evidenziati nel campionato Acb, dove viaggia al nono posto. La geografia del basket europeo di questa stagione si deve ancora disegnare.