
di Augusto Mattioli
SIENA. ”Veltroni si è ammazzato da solo. Nel senso che è la linea del Partito democratico che non funziona”. Lo ha sottolineato Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, a margine della manifestazione del suo partito, in occasione della inaugurazione della sede del partito in piazza Tolomei, che si è tenuta in un’affollatissima Saletta dei Mutilati, Così ha risposto ad una domanda su chi sia stato “l’assassino” di Veltroni.
”Spero che il Pd – ha proseguito Ferrero – inizi a discutere sul perché quella linea non funziona, invece di continuare a suicidarne uno dietro l’altro E’successo a Prodi diciotto mesi fa, adesso Veltroni. Se continuano così ce ne saranno altri sull’asfalto. Secondo me, il problema non è di persone ma di una linea politica che non ha nessuna autonomia da Confindustria, non riesce a stare insieme alla Cgil, e non fa nessuna delle cose che dovrebbe fare un’opposizione”.
Riguardo alle prossime europee Ferrero ha detto “faremo una lista di sinistra, quella vera che stia fuori dalle beghe del Pd, con tutti quelli che ci staranno”. E sul limite del 4% previsto dalla legge elettorale ha aggiunto; “Come si vede dai risultati della Sardegna, ci stiamo sopra”.
Ferrero nel corso del suo intervento ai Mutilati ha parlato di un paese in cui è grande la sofferenza sociale, della mancanza di un’opposizione efficace, incapace di farsi sentire, di una destra che fa propaganda anche quando certe decisioni non hanno alcun effetto pratico, del pericolo di sbocchi da destra della crisi…
“Il problema – ha sottolineato – è di costruire un’opposizione che sia degna di questo nome. Serve un’opposizione al governo, alla Confindustria e anche contro l’insopportabile interventismo clericale. Che non sia parolaia ma che avanzi proposte per uscire alla crisi, spiegando anzitutto da cosa è stata originata”. Secondo Ferrero da una distribuzione del reddito che ha tagliato stipendi e pensioni privilegiando le rendite.
Nel corso del suo intervento ha proposto anche la nazionalizzione delle banche, "perché senza il controllo del credito l’economia non si riforma. Occorre che il credito punti ad una redditività a medio e lungo termine”, ha sottolineato Ferrero. Secondo il quale un intervento pubblico deve puntare “ad una riconversione ambientale dell’economia con prodotti che non distruggano l’ambiente”.
SIENA. ”Veltroni si è ammazzato da solo. Nel senso che è la linea del Partito democratico che non funziona”. Lo ha sottolineato Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, a margine della manifestazione del suo partito, in occasione della inaugurazione della sede del partito in piazza Tolomei, che si è tenuta in un’affollatissima Saletta dei Mutilati, Così ha risposto ad una domanda su chi sia stato “l’assassino” di Veltroni.
”Spero che il Pd – ha proseguito Ferrero – inizi a discutere sul perché quella linea non funziona, invece di continuare a suicidarne uno dietro l’altro E’successo a Prodi diciotto mesi fa, adesso Veltroni. Se continuano così ce ne saranno altri sull’asfalto. Secondo me, il problema non è di persone ma di una linea politica che non ha nessuna autonomia da Confindustria, non riesce a stare insieme alla Cgil, e non fa nessuna delle cose che dovrebbe fare un’opposizione”.
Riguardo alle prossime europee Ferrero ha detto “faremo una lista di sinistra, quella vera che stia fuori dalle beghe del Pd, con tutti quelli che ci staranno”. E sul limite del 4% previsto dalla legge elettorale ha aggiunto; “Come si vede dai risultati della Sardegna, ci stiamo sopra”.
Ferrero nel corso del suo intervento ai Mutilati ha parlato di un paese in cui è grande la sofferenza sociale, della mancanza di un’opposizione efficace, incapace di farsi sentire, di una destra che fa propaganda anche quando certe decisioni non hanno alcun effetto pratico, del pericolo di sbocchi da destra della crisi…
“Il problema – ha sottolineato – è di costruire un’opposizione che sia degna di questo nome. Serve un’opposizione al governo, alla Confindustria e anche contro l’insopportabile interventismo clericale. Che non sia parolaia ma che avanzi proposte per uscire alla crisi, spiegando anzitutto da cosa è stata originata”. Secondo Ferrero da una distribuzione del reddito che ha tagliato stipendi e pensioni privilegiando le rendite.
Nel corso del suo intervento ha proposto anche la nazionalizzione delle banche, "perché senza il controllo del credito l’economia non si riforma. Occorre che il credito punti ad una redditività a medio e lungo termine”, ha sottolineato Ferrero. Secondo il quale un intervento pubblico deve puntare “ad una riconversione ambientale dell’economia con prodotti che non distruggano l’ambiente”.