Armani sempre avanti, ma la Mens Sana ci mette il cuore
MENS SANA SIENA-EA7 MILANO 66-71
(16-21, 26-39, 45-56)
MENS SANA: Kasun 3, Brown 26, Carraretto, Rasic, Kangur 3, Sanikidze 9, Ress 4, Lechthaler, Kemp 2, Papi, Hackett 13, Moss 6. All. Luca Banchi.
OLIMPIA: Giachetti n.e, Stipcevic, Hairston 10, Fotsis 8, Cook 11, Chiotti n.e, Bourousis 5, Melli 4, Langford 12, Gentile 13, Hendrix 8, Basile n.e. All. Sergio Scariolo.
di Umberto De Santis – foto di Augusto Mattioli
SIENA. Certe volte le critiche della gente sono fatte piuttosto a caso. E così il giocatore più criticato della Montepaschi, Bobby Brown, stava quasi riuscendo a fare il miracolo di due vittorie in quattro giorni. Dopo Chalon (MVP di Euroleague), ha tentato di battere Milano e ci sarebbe quasi riuscito, ma il destino è avverso sovente: 26p, 21 di valutazione. L’unico tripla di Kangur e la sequenza impazzita di Hackett (6 punti con 4/6 ai liberi) non sono stati sufficienti a una Olimpia sprecona a perdere la gara. Gara che l’EA7 ha condotto anche di 17 (22-39 nel secondo quarto), accontentandosi di girare intorno a Langford che nell’ultimo periodo ha dato il meglio di se. Così Scariolo ha portato a casa la vittoria più desiderata da tutti, e pagato l’ultimo dazio si spera che la Mens Sana ricominci a filare per il verso giusto, guardando agli errori innumerevoli di stasera. Parte forte Siena con Brown, ma Bourousis pareggia immediatamente. L’atmosfera è contratta, come molte palle perse da ambo le parti dimostra (6 SI, 7 MI), finché Kasun realizza al 4’. Al 6’ siamo in parità 9-9, poi Cook accelera con la tripla. Hackett ha la bomba del nuovo pareggio (14-14) e un miniparziale di Langford permette ai meneghini di chiudere il periodo in vantaggio 16-21. Ress inaugura la sagra delle bombe sbagliate (0/5 per lui oggi), in più come pivot è una coperta corta (e non più segreto per nessuno, visto come ne ha abusato Banchi nelle ultime gare) e da sotto Hendrix e Melli confezionano la fuga dell’EA7 che al 15’ vale il 18-34. Sanikidze prova a scuotere i suoi con una schiacciata, ma Bourousis mette la tripla del massimo vantaggio che Kemp e Brown tentano di arginare. Si va al riposo sul 26-39. In apertura terzo periodo Sanikidze da il meglio di se con 7 punti in fila, ma Hendrix e Hairston sono precisi da sotto e Fotsis chirurgico da tre punti, 37-51 al 27’. Gentile tiene lontana la Montepaschi con pregevoli canestri (41-56) ma l’ultimo minuto è tutto di David Moss che trova prima due liberi su fallo di Melli, poi vola a canestro sulla sirena (45-56). Invece di controllare la gara, l’Olimpia riesce a complicarsi la vita in dirittura d’arrivo, perdendo altre 6 palle nell’ultimo periodo. Dove Siena non è arrivata col gioco di squadra va con l’abbrivio dei singoli. Al 34’ due triple sbagliate di Gentile invitano il coach a metterlo in panchina sulla schiacciata di Ress (50-60), la Mens Sana ha alzato il ritmo nel disperato rush finale. Alla lunga il pressing sembra sortire effetti con Hackett (57-63) ma funzionano ancora le triple di Langford e Fotsis. A inizio ultimo minuto Kangur lancia un segnale di speranza 64-70; ma le polveri bagnate di entrambi i contendenti ai liberi lasciano un misero punticino a Omar Cook per timbrare il cartellino della vittoria milanese per 66-71. E un grazie dell’Emporio Armani a Fotsis che, spazzando via dal ferro un canestro ormai fatto dell’inesauribile Brown (poteva valere il-2 a pochi secondi dal termine), ha fatto la giocata vincente della partita. Molte cose da riflettere in casa Mens Sana, dalla coppia tiratrice Kemp-Janning che non vede il canestro, all’impalpabilità di Rasic che non gioca abbastanza tempo per poter esprimere una opinione sul giocatore. E che stasera il 19/38 da due e i 38 rimbalzi (11 offensivi) dei milanesi a 28, complice anche l’infortunio di Eze, dicono chiaramente dove si è perduta questa partita.