"Una squadra fresca, frizzante e con tanta voglia di stupire"
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di Umberto De Santis
SIENA. Ferdinando Minucci parte dai ringraziamenti ufficiali che chiudono il passato con atleti, allenatore e vittorie in serie. Presenta così un progetto nuovo e con una squadra profondamente rinnovata descritta con questi aggettivi: fresca, frizzante e con tanta voglia di stupire. Però ancora qualche battuta sul recente passato, a cominciare da Stonerook. “Il giocatore ha fatto una scelta di vita per nuove sfide personali oltre che l’età; è stato il capitano, ma non l’allenatore in campo, piuttosto il compattatore della squadra, non ha mai preteso di allenare. Abbiamo cercato di coinvolgere Lavrinovic nel nuovo progetto, è stato molto indeciso anche per il ridimensionamento dello stipendio ma le sue dichiarazioni d’amore per Siena erano sincere, poi il richiamo della famiglia e del rientro a casa, la possibilità di giocare col gemello sono state più forti. E’l’unico della vecchia guardia che abbiamo coinvolto, ma non abbiamo rimpianti. Su di lui se non ci avessi provato mi sarei dispiaciuto, va bene così. Maestranzi? Transazione col giocatore. Hackett piuttosto che Aradori per un motivo tecnico e non personale. Anche con Daniel abbiamo privilegiato il contatto umano, spiegandogli personalmente un progetto che il giocatore ha accettato con entusiasmo. Adesso Hackett si è anche infortunato in Nazionale, ma lui e gli altri giocatori impegnati con le Nazionali stanno facendo molto bene. Tra l’altro Aradori è andato a Cantù con un biennale, quindi la transazione è stata buona per entrambi”.
Fiume in piena quando si deve tratteggiare il gruppo nuovo che ha affidato a Banchi e Crespi. “Questa squadra è la sfida del rinnovamento, pensiamo che la Mens Sana è ancora in grado di dire qualcosa. E’ una esigenza piuttosto che una sfida. Effetto ritorno al passato positivo, fare scelte drastiche e farsi coinvolgere dal mercato, bello e faticoso. Mercato molto simile a quello del 2006, base ristrettissima e scommessa su molti giocatori che volevano farsi notare. Abbiamo lavorato all’interno della cifra a disposizione, senza farci coinvolgere nei rilanci. Il momento è questo, la crisi è questa e molti tifosi hanno compreso. Ora abbiamo curiosità di vedere quello che verrà fuori, di veder giocare la squadra. Riteniamo che l’ambiente abbia in gran parte capito il momento attuale. Cercheremo di essere vincenti anche come saremo, non c’è volontà di abbassare la testa. Il mercato è di grande concorrenza, paesi in crisi e paesi che investono: è sempre stato così. La crisi ha ristretto la potenzialità dei costi variabili, che sonogli ingaggi dei giocatori e la capacità di attirare gli sponsor. Abbiamo agito così per per non avere conseguenze negative in futuro, tanto non mi faccio condizionare dal mercato. Mercato chiuso in entrata, con tredici giocatori e tre americani in posizione 1,2,3 premunisce dai rischi di una stagione lunga. Lunghi affidabili di esperienza? L’idea tecnica alla base è una squadra duttile con ampie e imprevedibili rotazioni (si potrebbe vedere Sanikdze da 5), basket frizzante di Banchi con tante opzioni e senza problemi di obiettivi”.
Possibile che non ci siano obiettivi prefissati? “Chiaro che vogliamo raggiungere le Top 16 di Eurolega, con molte partite anche il venerdì e la gestione dello stress trasferte, in una stagione che non ci vede come i favoriti. La parola scudetto non tocca pronunciarla a noi: Milano superfavorita e non lo devo dire io. La tournèe oltreoceano è un premio “alla carriera”, un riconoscimento regalatoci dall’Eurolega, che ci riempie di soddisfazione anche se non va in bacheca. 12 settembre, amichevole con il Fenerbahce un momento emozionante in cui i tifosi, spero numerosi, vivranno le emozioni con i vecchi e i nuovi. Pianigiani potrebbe sbagliare panchina? Abbiamo deciso quest’anno di rinunciare alla presentazione ufficiale della squadra, causa i troppi impegni che non coincidono per un calendario compresso. La gara sarà una presentazione attiva ed emozionante, speriamo di vincere la partita, così Simone comincerà perdendo contro di noi”. Infine doppia stilettata. “Il ricorso di Milano? Abbiamo fatto un comunicato stampa”. Toti che chiede lo scudetto 2008? “Non abbiamo fatto nessun comunicato stampa”.
Fiume in piena quando si deve tratteggiare il gruppo nuovo che ha affidato a Banchi e Crespi. “Questa squadra è la sfida del rinnovamento, pensiamo che la Mens Sana è ancora in grado di dire qualcosa. E’ una esigenza piuttosto che una sfida. Effetto ritorno al passato positivo, fare scelte drastiche e farsi coinvolgere dal mercato, bello e faticoso. Mercato molto simile a quello del 2006, base ristrettissima e scommessa su molti giocatori che volevano farsi notare. Abbiamo lavorato all’interno della cifra a disposizione, senza farci coinvolgere nei rilanci. Il momento è questo, la crisi è questa e molti tifosi hanno compreso. Ora abbiamo curiosità di vedere quello che verrà fuori, di veder giocare la squadra. Riteniamo che l’ambiente abbia in gran parte capito il momento attuale. Cercheremo di essere vincenti anche come saremo, non c’è volontà di abbassare la testa. Il mercato è di grande concorrenza, paesi in crisi e paesi che investono: è sempre stato così. La crisi ha ristretto la potenzialità dei costi variabili, che sonogli ingaggi dei giocatori e la capacità di attirare gli sponsor. Abbiamo agito così per per non avere conseguenze negative in futuro, tanto non mi faccio condizionare dal mercato. Mercato chiuso in entrata, con tredici giocatori e tre americani in posizione 1,2,3 premunisce dai rischi di una stagione lunga. Lunghi affidabili di esperienza? L’idea tecnica alla base è una squadra duttile con ampie e imprevedibili rotazioni (si potrebbe vedere Sanikdze da 5), basket frizzante di Banchi con tante opzioni e senza problemi di obiettivi”.
Possibile che non ci siano obiettivi prefissati? “Chiaro che vogliamo raggiungere le Top 16 di Eurolega, con molte partite anche il venerdì e la gestione dello stress trasferte, in una stagione che non ci vede come i favoriti. La parola scudetto non tocca pronunciarla a noi: Milano superfavorita e non lo devo dire io. La tournèe oltreoceano è un premio “alla carriera”, un riconoscimento regalatoci dall’Eurolega, che ci riempie di soddisfazione anche se non va in bacheca. 12 settembre, amichevole con il Fenerbahce un momento emozionante in cui i tifosi, spero numerosi, vivranno le emozioni con i vecchi e i nuovi. Pianigiani potrebbe sbagliare panchina? Abbiamo deciso quest’anno di rinunciare alla presentazione ufficiale della squadra, causa i troppi impegni che non coincidono per un calendario compresso. La gara sarà una presentazione attiva ed emozionante, speriamo di vincere la partita, così Simone comincerà perdendo contro di noi”. Infine doppia stilettata. “Il ricorso di Milano? Abbiamo fatto un comunicato stampa”. Toti che chiede lo scudetto 2008? “Non abbiamo fatto nessun comunicato stampa”.