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di Augusto Mattioli
SIENA. La sinistra che non si riconosce nel Pd (e neanche nei partiti che si richiamano alla tradizione comunista), ha presentato a Palazzo Patrizi le proprie idee su ambiente, sviluppo e lavoro nella sua prima conferenza di organizzazione.
E' una corposa bozza di programma per le prossime elezioni amministrative a partire da quelle per la Provincia. Una conferenza con numerose comunicazioni su vari temi dell’agenda della politica non solo senese, che hanno fatto un quadro complessivo del pensiero di chi crede nel nascente raggruppamento. Ovvio che non si sia parlato solo di Siena. Perché i problemi locali si intersecano con quelli nazionali e anche internazionali a causa della crisi economica in atto.
La comunicazione di Michele Logi, che ha aperto la conferenza di organizzazione, ha esordito con il drammatico conteggio dei morti sul lavoro, 200 nei primi due mesi . “Gente che era partita di casa per andare a guadagnarsi di che vivere”, ha puntualizzato. Dunque il lavoro come punto centrale dell’azione politica della Sinistra così dovrebbe chiamarsi il nuovo raggruppamento. Con tutto quello che ne consegue. Oggi la situazione è difficile secondo Logi in presenza della crisi. Diritti sindacali sottoattacco, solidarietà tra lavoratori ”stritolata”, licenziamenti, precariato.
Logi ha fatto l’elenco delle difficoltà del settore produttivo senese sia nel settore artigiano, sia industriale. Il quadro è drammatico. Florence, Calp, Camper, Bayer, Whirpool, pelletterie amiatine, a vari livelli hanno avuto e hanno difficoltà. Pochi ma chiari i punti delle cose da fare. Sollecitare e incentivare la ricerca e l’innovazione con il concorso aggiuntivo delle risorse pubbliche. Sviluppare le biotecnologie, il parco scientifico, la Fises. Migliorare le infrastrutture per favorire l’insediamento delle imprese e dotare il territorio di linee ferroviare e stradali aggiunto. No all’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano “che sarebbe inutile e dannoso”. Altro punto incentivare il recupero edilizio e porre fine a forme di crescita programmata sulle esigenze dei costruttori invece che su quelle dei cittadini. Non poteva mancare anche un riferimento anche alla Fondazione e alla Banca “determinanti per immettere risorse finanziarie e competenze al servizio della ripresa e dello sviluppo”.
Presente ai lavori anche Simone Bezzini, candidato del Pd alla presidenza della Provincia già in campagna elettorale anche se ancora manca il candidato del centro destra. Bezzini nel suo saluto ha ripetuto che “in questo momento non ci si può accontentare, nel governare la Provincia, della buona amministrazione. Non basta” ha aggiunto che a suo parere già qualcosa si sta facendo per fronteggiare gli effetti delle crisi. La ricapitalizzazione della Finanziaria senese di sviluppo, il bando straordinario della Fondazion Mps per altri 15 milioni da immettere nell’economia senese. "Ma la sfida vera – ha sottolineato Bezzini – è come si creano le condizioni per far crescere nuovi filoni di sviluppo. Comunque noi non partiamo da zero”: E sulle risorse della Fondazione ha avvertito. “Bisognerà avere una maggiore capacità selettiva nel finanziare progetti”.
E magari,aggiungiamo, realizzarli rapidamente.
SIENA. La sinistra che non si riconosce nel Pd (e neanche nei partiti che si richiamano alla tradizione comunista), ha presentato a Palazzo Patrizi le proprie idee su ambiente, sviluppo e lavoro nella sua prima conferenza di organizzazione.
E' una corposa bozza di programma per le prossime elezioni amministrative a partire da quelle per la Provincia. Una conferenza con numerose comunicazioni su vari temi dell’agenda della politica non solo senese, che hanno fatto un quadro complessivo del pensiero di chi crede nel nascente raggruppamento. Ovvio che non si sia parlato solo di Siena. Perché i problemi locali si intersecano con quelli nazionali e anche internazionali a causa della crisi economica in atto.
La comunicazione di Michele Logi, che ha aperto la conferenza di organizzazione, ha esordito con il drammatico conteggio dei morti sul lavoro, 200 nei primi due mesi . “Gente che era partita di casa per andare a guadagnarsi di che vivere”, ha puntualizzato. Dunque il lavoro come punto centrale dell’azione politica della Sinistra così dovrebbe chiamarsi il nuovo raggruppamento. Con tutto quello che ne consegue. Oggi la situazione è difficile secondo Logi in presenza della crisi. Diritti sindacali sottoattacco, solidarietà tra lavoratori ”stritolata”, licenziamenti, precariato.
Logi ha fatto l’elenco delle difficoltà del settore produttivo senese sia nel settore artigiano, sia industriale. Il quadro è drammatico. Florence, Calp, Camper, Bayer, Whirpool, pelletterie amiatine, a vari livelli hanno avuto e hanno difficoltà. Pochi ma chiari i punti delle cose da fare. Sollecitare e incentivare la ricerca e l’innovazione con il concorso aggiuntivo delle risorse pubbliche. Sviluppare le biotecnologie, il parco scientifico, la Fises. Migliorare le infrastrutture per favorire l’insediamento delle imprese e dotare il territorio di linee ferroviare e stradali aggiunto. No all’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano “che sarebbe inutile e dannoso”. Altro punto incentivare il recupero edilizio e porre fine a forme di crescita programmata sulle esigenze dei costruttori invece che su quelle dei cittadini. Non poteva mancare anche un riferimento anche alla Fondazione e alla Banca “determinanti per immettere risorse finanziarie e competenze al servizio della ripresa e dello sviluppo”.
Presente ai lavori anche Simone Bezzini, candidato del Pd alla presidenza della Provincia già in campagna elettorale anche se ancora manca il candidato del centro destra. Bezzini nel suo saluto ha ripetuto che “in questo momento non ci si può accontentare, nel governare la Provincia, della buona amministrazione. Non basta” ha aggiunto che a suo parere già qualcosa si sta facendo per fronteggiare gli effetti delle crisi. La ricapitalizzazione della Finanziaria senese di sviluppo, il bando straordinario della Fondazion Mps per altri 15 milioni da immettere nell’economia senese. "Ma la sfida vera – ha sottolineato Bezzini – è come si creano le condizioni per far crescere nuovi filoni di sviluppo. Comunque noi non partiamo da zero”: E sulle risorse della Fondazione ha avvertito. “Bisognerà avere una maggiore capacità selettiva nel finanziare progetti”.
E magari,aggiungiamo, realizzarli rapidamente.