Partita degli ospiti molto aggressiva con un Douglas-Roberts efficace
MENS SANA SIENA – CANADIAN SOLAR BOLOGNA 69-78
(21-22, 42-41, 52-67)
MENS SANA SIENA: McCalebb 12, Zisis 6, Andersen 4, Carraretto 3, Lavrinovic 17, Kaukenas 11, Ress 5, Michelori, Lechthaler, Maciulis 5, Stonerook, Aradori 6. All: Pianigiani
CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Koponen 19, Vitali L. 8, Poeta 4, Gigli 7, Sanikidze 16, Gailius, Quaglia, Lang 2, Werner 1, Vitali M., Paunic, Douglas-Roberts 21. All: Finelli
di Umberto De Santis
SIENA. La concomitanza con il campionato di calcio non porta mai bene al basket e anche il Palaestra ne risente. Eppure la Canadian Solar è un’ottima squadra e lo spettacolo dovrebbe essere assicurato: stuzzicante anche in vista dei playoff ormai dietro l’angolo. I bolognesi, dopo un girone di ritorno in crescendo, vogliono verificare se possono ambire allo scudetto, e cosa è meglio che affrontare i Campioni d’Italia per saperlo? La tripla di Sanikidze da il via alle danze, l’entrata di McCalebb per 2-3. Aradori al 4’ per il primo vantaggio Siena, ma Koponen piazza la seconda bomba di serata. Bologna tenta un primo allungo, la terza bomba, di nuovo scagliata da Sanikidze, fa chiamare timeout a Pianigiani 8-15. Ress schiaccia per fermare l’emorragia di punti poi va col libero aggiuntivo 11-16. A un minuto dalla fine del periodo tripla di Lavrinovic vale 18-20. Bologna negli ultimi due minuti non segna più, sprecando il vantaggio meritato, e subisce il due+uno di McCalebb con 4”74 da giocare. Sufficienti a Luca Vitali per riprendere la testa della gara 21-22.
E lo stesso Vitali riparte da tre nel secondo quarto, trovando un pertugio nella difesa asfissiante. Però si realizza il sorpasso bianco verde con Carraretto e Kaukenas 28-25 e minuto di sospensione per Finelli, per fermare l’abbrivio senese al 13’. Al 15’ 30-30 con la bomba di Vitali. Un parziale di 7-0 della Montepaschi provoca un’altra sospensione bolognese 37-32, Finelli vede ridimensionarsi le medie tenute al tiro finora.
Maciulis infila la bomba del 40-34 con 1’30” da giocare. Poeta, invece, si sveglia nel finale convulso trovando prima una tripla fortunosa, poi servendo l’assist a un monumentale Sanikidze (10p, 8r all’intervallo) per il 42-41 che manda tutti al riposo. Per Siena Andersen (una delle opzioni principali in attacco) non sembra in serata, mentre per Bologna Paunic appare un po’ spaesato (4 delle 10 palle perse dalla Virtus sono sue).
Gigli riporta avanti la Canadian Solar in apertura, parte di uno 0-11 che annichilisce la Mens Sana 44-52. Dal timeout chiesto da Pianigiani però esce ancora più convinta Bologna con Douglas-Roberts da tre per il +11 degli ospiti. Lavrinovic chiude il parziale con 4’ da giocare, ma l’ala americana di Bologna non si fa pregare 46-58. Koponen continua a essere aggressivo in attacco e porta i suoi sul 50-65 con 27” sul cronometro. Andersen ai liberi e Gigli in entrata chiudono il periodo 52-67, che vede un parziale di quarto di 10-26, in cui i felsinei producono appena 3 palle perse mentre a rimbalzo doppiano letteralmente i senesi (17/36).
Nel quarto periodo Douglas-Roberts va a segno subito. Per la Mens Sana il canestro sembra essersi fatto piccolissimo 52-71 dopo 90 secondi di gioco, senza alcuna assistenza dal tiro da tre (3/12 alla fine) e Andersen assente in attacco. La Montepaschi appare sempre lenta, subisce in ogni contatto fisico un avversario a tratti feroce.
Al 34’ è 55-73, con Lamonica che va a rimbrottare Kaukenas (contatto veniale subito da Koponen), forse per far vedere che la sudditanza degli arbitri verso la Montepaschi è un falso storico. Sotto il canestro felsineo non si fischia nulla (sei falli fischiati contro la Virtus nel quarto, tutti lontano dal ferro),vanificando in parte il tentativo di rimonta della Mens Sana; 60-74 al 36’ con Lavrinovic, ma tiro da quattro metri. Zisis dalla lunetta, ma il fallo è a centrocampo 63-74 al 37’.
Ora è Bologna che tira a vuoto, prende rimbalzi ma non segna più. McCalebb contropiede 67-74 con 1’25 in gioco, poi la terna regala due liberi a Gigli 67-76. Sotto il ferro bolognese Aradori prende l’ennesimo fallo che solo per l’arbitro è una stoppata: la protesta vale il tecnico e i liberi di Koponen. I titoli di coda scorrono sul palleggio di Vitali per il definitivo 69-78.
La Virtus Bologna sbanca Siena ma agli effetti della classifica dei toscani nulla cambia.
Certamente è un campanello d’allarme per i Campioni d’Italia: le squadre avversarie stanno arrivando a fine stagione in crescendo di condizione, mentre a Siena si cerca ancora un forma accettabile e il recupero dei giocatori acciaccati.
La Canadian Solar si è mostrata più tosta della Dinamo Sassari, che senza Travis Diener (+altri tre infortunati) solo qualche giorno fa aveva creato grossi grattacapi alla pattuglia di Pianigiani. Koponen, Gigli e Sanikidze sono una spanna sopra tutti, e la Virtus sarà un pessimo cliente per chiunque nei playoff, godendo anche di schemi e fluidità che esaltano le prestazioni dei singoli. Finelli ha sempre trovato una soluzione contro le alchimie tattiche di Pianigiani, compreso il quintetto con i due play e i due pivot contemporaneamente sul parquet.
La Montepaschi si può consolare solo rivedendo le scelte in attacco che stasera hanno prodotto uno scadente 38% al tiro (25/65) con appena 12 tentativi da tre; l’aver subito tanti secondi tiri degli avversari (11 rimbalzi offensivi per la Virtus) viene compensato dalle 18 palle perdute dei felsinei (contro 7).
Rivedibile il miglior arbitro italiano: il signor Lamonica, data la palla della rimessa a Bologna, ha contato il tempo sul pressing della Montepaschi con tanta nonchalance che gli otto secondi difensivi sono stati fischiati dall’arbitro posto sul lato opposto, oltre la linea del centrocampo, nell’ultimo quarto. Errore da principiante, sottolineato sonoramente dal pubblico.