SIENA. Sarà Antonio Falcone il candidato comune di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani alla presidenza della Provincia di Siena.
E’ stato presentato questa mattina (16 aprile) nella sede di Rifondazione di Piazza Tolomei a Siena assieme al nuovo segretario provinciale del partito Loriano Checcucci. Falcone, 50 anni, è capogruppo di Rc al comune di Chianciano, Checcucci 35 anni, è segretario del circolo di Poggibonsi.
Una candidatura quella di Falcone che si aggiunge a quelle di Simone Bezzini del Pd che sarà sostenuto dall’Italia dei Valori, dai riformisti socialisti, di Angelo del Dottore dell’Udc, di Pietro Del Zanna dei Verdi, e del candidato del Pdl che ancora deve essere scelto dai vertici.
La candidatura comune tra i due partiti comunisti arriva dopo la sconfitta pesante subita alle politiche “che ha portato ad un dibattito forte sul futuro dei nostri due partiti” ha sottolineato Massimiliano Stumpo segretario provinciale dei comunisti italiani. La candidatura comune è il segno che si cerca un’unità di azione per dare voce ad un’area che in parlamento non è rappresentata ma che esiste anche se frammentata.
“Occorre unire la sinistra per porre le questioni del lavoro al primo posto” ha puntualizzato Falcone, secondo il quale le risorse della Fondazione Montepaschi vanno destinate al recupero di chi è rimasto senza lavoro, alla promozione del territorio, alla salvaguardia dell’ambiente.
Ma molta attenzione deve essere anche prestata all’acqua la cui privatizzazione ha portato, secondo Falcone, ad un peggioramento della qualità. Partendo dai controlli delle reti e anche dalle tariffe.
Le priorità dei comunisti sui programmi sono state portate negli incontri fatti con il Pd per capire se era possibile un accordo. Per i comunisti il Pd “mostra una volontà palese di evitare il confronto sui programmi”.
Le divergenze sono chiare. No all’ampliamento di Ampugnano, si allo sviluppo della ferrovia, si alla pubblicizzazione dei servizi comunali. Il partito democratico, secondo i comunisti, invece segue una sorta di autosufficienza. Di qui una frammentazione che certo non fa bene all’area del centro sinistra. “Qualcuno a Siena città ha avvertito di questo il consigliere comunale Fiorino Iantorno di Rc, pensando alle elezioni comunali del 2011. Ma è un aspetto di cui si dovrebbe preoccupare soprattutto chi, nel Pd, crede nell’autosufficienza”.
Non poteva certo mancare in conferenza stampa il tema delle nomine sia alla Banca sia alla Fondazione. “Ciò che conta per la Fondazione è il confronto sui programmi" ha sottolineato Iantorno che per le indicazioni della stessa Fondazione per il Cda della Banca (che hanno provocato specie per quella di Alfredo Monaci reazioni molto negative anche se non ufficialmente espresse), rileva che “è stata fatta una divisione per correnti del Pd”.
Falcone candidato della sinistra "riunita"
di Augusto Mattioli