di Augusto Mattioli
SIENA. Gabriello Mancini è stato categorico. “Vigileremo con determinazione e con brutale fermezza per rispettare i tempi”.
Nel presentare l’elenco delle erogazioni il presidente della Fondazione Mps ha chiesto che i soldi del bando straordinario siano spesi in fretta perché abbiano effetto sull’economia del territorio senese.
Fissato il 31 luglio per i progetti di piccola entità, fine anno per quelli più grossi. “Nessuno deve perdere tempo, saremo inflessibili”.
Mamma Fondazione dunque non transige per l’applicazione del bando che, ha detto Mancini, “è una novità e una sfida”.
Gli oltre 17 miloni erogati che vanno ad aggiungersi ai 15 per la Fises sono una somma consistente che può avere effetti positivi sull’economia senese. Si calcola che dovrebbe permettere la creazione di 200 nuovi posti di lavoro.
Le richieste finanziate sono 87 di cui 20 destinate allo sviluppo locale ed edilizia popolare (un settore riservato al solo territorio senese) per 4 milioni e 635 mila euro e 67 per il sociale, che comprende anche il territorio di Grosseto.
Nel sociale, l’assistenza agli anziani ha visto accolte 9 domande; famiglia e valori connessi, 48; crescita e formazione giovanile, 10, per una somma totale di 12 milioni e 765 mila euro. In particolare per gli anziani sono stati assegnati 1 milione e 370 mila euro; per le famiglie oltre 10 milioni e 600 mila euro; per i giovani, 790 mila euro.
Stamattina (17 aprile) non si è parlato solo di erogazioni che pure erano attese. Ma anche, ovviamente, di Banca Mps e di Fondazione Mps, soprattutto in relazione agli assetti dei rispettivi vertici.
Sull’ingresso di Axa nel cda della banca Mancini ha detto di essere soddisfatto. “Noi abbiamo presentato i nostri candidati. I privati faranno le loro scelte nelle quali non entro. Ma devo dire che con tutti c’è una piena sintonia”.
Sulla Fondazione – e Mancini qui è direttamente interessato – ha detto che “riguardo un mio nuovo mandato non ci sono aspetti giuridici contrari. Io sono al primo mandato, secondo il decreto Tremonti del 2004, che consente di non considerare i due anni fatti come presidente dopo essere subentrato, a metà mandato, a Giuseppe Mussari, passato alla presidenza della Banca”.
In ogni caso l’iter per il rinnovo della deputazione generale è iniziato. Mancini invierà tra qualche giorno una lettera agli enti nominanti (Comune, Provincia, Regione, Università, e Curia), nella quale, come da statuto, verrà ricordato loro che è tempo di procedere alle designazioni per la Deputazione Generale che provvederà, “in piena autonomia”, ha puntualizzato Mancini, a nominare il presidente e i membri della deputazione amministratrice.
Luca Bonechi vicepresidente della Fondazione Mps e presidente della Sansedoni Spa, riguardo al socio industriale Toti (che detiene il 28% del capitale della società immobiliare) ha detto “che stiamo discutendo con questo socio su un suo possibile disimpegno. Al tempo stesso dobbiamo valutare attentamente se questo modello di business è ancora attuale alla luce dei cambiamenti del mercato immobiliare” Riguardo gli obiettivi della società Bonechi ha detto che “stiamo guardando e valutando le diverse opportunità. Dobbiamo attrezzarci per una Sgr. Sansedoni comunque è un cacciatore e non una preda”.
E sulla possibilità che alla Sansedoni arrivi un nuovo socio industriale Bonechi ha detto: ”Grazie anche a Toti ci siamo fatti un’esperienza nel settore per cui possiamo essere noi il socio industriale”.
SIENA. Gabriello Mancini è stato categorico. “Vigileremo con determinazione e con brutale fermezza per rispettare i tempi”.
Nel presentare l’elenco delle erogazioni il presidente della Fondazione Mps ha chiesto che i soldi del bando straordinario siano spesi in fretta perché abbiano effetto sull’economia del territorio senese.
Fissato il 31 luglio per i progetti di piccola entità, fine anno per quelli più grossi. “Nessuno deve perdere tempo, saremo inflessibili”.
Mamma Fondazione dunque non transige per l’applicazione del bando che, ha detto Mancini, “è una novità e una sfida”.
Gli oltre 17 miloni erogati che vanno ad aggiungersi ai 15 per la Fises sono una somma consistente che può avere effetti positivi sull’economia senese. Si calcola che dovrebbe permettere la creazione di 200 nuovi posti di lavoro.
Le richieste finanziate sono 87 di cui 20 destinate allo sviluppo locale ed edilizia popolare (un settore riservato al solo territorio senese) per 4 milioni e 635 mila euro e 67 per il sociale, che comprende anche il territorio di Grosseto.
Nel sociale, l’assistenza agli anziani ha visto accolte 9 domande; famiglia e valori connessi, 48; crescita e formazione giovanile, 10, per una somma totale di 12 milioni e 765 mila euro. In particolare per gli anziani sono stati assegnati 1 milione e 370 mila euro; per le famiglie oltre 10 milioni e 600 mila euro; per i giovani, 790 mila euro.
Stamattina (17 aprile) non si è parlato solo di erogazioni che pure erano attese. Ma anche, ovviamente, di Banca Mps e di Fondazione Mps, soprattutto in relazione agli assetti dei rispettivi vertici.
Sull’ingresso di Axa nel cda della banca Mancini ha detto di essere soddisfatto. “Noi abbiamo presentato i nostri candidati. I privati faranno le loro scelte nelle quali non entro. Ma devo dire che con tutti c’è una piena sintonia”.
Sulla Fondazione – e Mancini qui è direttamente interessato – ha detto che “riguardo un mio nuovo mandato non ci sono aspetti giuridici contrari. Io sono al primo mandato, secondo il decreto Tremonti del 2004, che consente di non considerare i due anni fatti come presidente dopo essere subentrato, a metà mandato, a Giuseppe Mussari, passato alla presidenza della Banca”.
In ogni caso l’iter per il rinnovo della deputazione generale è iniziato. Mancini invierà tra qualche giorno una lettera agli enti nominanti (Comune, Provincia, Regione, Università, e Curia), nella quale, come da statuto, verrà ricordato loro che è tempo di procedere alle designazioni per la Deputazione Generale che provvederà, “in piena autonomia”, ha puntualizzato Mancini, a nominare il presidente e i membri della deputazione amministratrice.
Luca Bonechi vicepresidente della Fondazione Mps e presidente della Sansedoni Spa, riguardo al socio industriale Toti (che detiene il 28% del capitale della società immobiliare) ha detto “che stiamo discutendo con questo socio su un suo possibile disimpegno. Al tempo stesso dobbiamo valutare attentamente se questo modello di business è ancora attuale alla luce dei cambiamenti del mercato immobiliare” Riguardo gli obiettivi della società Bonechi ha detto che “stiamo guardando e valutando le diverse opportunità. Dobbiamo attrezzarci per una Sgr. Sansedoni comunque è un cacciatore e non una preda”.
E sulla possibilità che alla Sansedoni arrivi un nuovo socio industriale Bonechi ha detto: ”Grazie anche a Toti ci siamo fatti un’esperienza nel settore per cui possiamo essere noi il socio industriale”.