Quarto successo consecutivo Siena
MENS SANA SIENA – BENNET CANTU’ 88 – 71
(21-16, 44-33, 73-51)
MENS SANA BASKET: McCalebb 9, Zisis 10, Andersen 23, Carraretto 6, Thornton 7, Lavrinovic 16, Ress, Michelori, Lechthaler, Stonerook 3, Aradori, Moss 14. All: Pianigiani
BENNET CANTU’: Micov6, Markoishvili 2, Leunen 12, Marconato 6, Mazzarino 2, Perkins 6, Diviach, Shermadini 8, Cinciarini 6, Bolzonella, Brunner 8, Basile 15. All: Trinchieri
di Umberto De Santis
TORINO. Finale di Coppa Italia tra Siena e Cantù: subito battaglia nel segno di Andersen da quattro metri. Pianigiani ha rinunciato anche oggi al contributo di Rakocevic, obbligato dal turnover. Trinchieri ha tutta la sua truppa in campo. Cinciarini penetra e pareggia. Dopo 4’ 8-5 con la tripla di Stonerook. La Mens Sana sembra prendere il campo e al 7’ è 15-9. Andersen è devastante al tiro e costringe Trinchieri a registrare la sua squadra, raddoppiare senza lasciare triple 17-9 e mette Shermadini, vero valore aggiunto di Cantù in questa manifestazione, e Markoishvili per attaccare meglio l’area.
Pianigiani risponde con Lavrinovic in campo. Perkins replica invece a McCalebb, 19-12. Gara durissima con molti falli degli attaccanti sui blocchi, arbitri molto attenti sul “gioco sporco”; un rimpallo mette in mano a Shermadini la schiacciata del 21-16 a conclusione del primo quarto.
Zisis smarca Andersen in avvio secondo periodo. Lavrinovic imita il compagno, Marconato ferma il break toscano 27-18 al 14’. Basile infila la bomba , Carraretto risponde sull’azione seguente. I canturini difendono molto forte su McCalebb (4 palle perse nel primo tempo), ma la coperta biancoblu è drammaticamente corta: i lunghi senesi non vengono mai raddoppiati e vanno a nozze col canestro. Mazzarino ha due liberi per il 31-23 al 16’. Il +12 di McCalebb trova la risposta “ignorante” del Baso da tre: 35-26 al 18’, fuga rinviata. Con 8 secondi sul cronometro, McCalebb finge la penetrazione per offrire la tripla a Andersen su un piatto d’argento: il lungo australiano (immarcabile con 18p all’intervallo) non si fa pregare e chiude il secondo periodo 44-33. Micov è bravo, ma in partite così tirate risulta troppo lento e l’azione della Bennet ne perde in qualità: il giocatore finirà per rimanere in panchina tutto l’ultimo quarto, Mazzarino è improvvisamente invecchiato e non è più il fattore sconvolgente degli anni precedenti, mentre Stonerook per Siena sembra aver ritrovato lo smalto sufficiente per dirigere la squadra, anche se non inquadra più il canestro.
E’ Markoishvili a aprire le marcature, ma risponde subito Carraretto. La Montepaschi continua a prendere buoni tiri con percentuali altissime: Moss firma il +14. Shermadini non ci sta 49-37 dopo 2 minuti. Il timeout di Trinchieri sul +16 di Siena sul canestro di Andersen è quanto meno necessario. Al 25’ un McCalebb circondato riesce a segnare due+uno del 57-40. Lavrinovic allarga il divario, Brunner forza e segna al limite del fallo in attacco. La tripla di Thornton vale +20 al 26’, quella di Zisis 65-42 dopo appena un minuto. Arriva il distacco massimo sul +25, per Cantù segna Brunner prima e Basile poi 71-49 con una manciata di secondi sul cronometro. Lavrinovic in lunetta (14p alla fine del quarto) e Perkins ne approfittano e finisce il periodo 73-51. Siena ha un eloquente 7/12 al tiro da tre punti, Cantù un cattivo 4/13, che migliorato nell’ultimo quarto serve solo a limitare il distacco finale.
Nessuno sulla panchina biancoverde vuole pensare che la gara sia già finita: Moss da la sveglia a tutti poi Zisis vola in contropiede 77-51. Leunen e Cinciarini fanno un piccolo break 79-58 al 34’, poi Basile mette un’altra tripla, ma Zisis risponde dall’arco mentre Cantù raddoppia troppo tardi su Andersen. Poi è solo accademia, viste le stratosferiche percentuali nel tiro dei senesi. Basile con 3 minuti va di bomba ancora una volta 84-67, mentre il tempo scorre inesorabile verso la consacrazione della Mens Sana come unica società capace di vincere la Coppa Italia 4 volte di fila, per la prima volta senza soffrire fino all’ultimo minuto di gara. Finisce 88-71, con la stretta di mano tra Pianigiani e Trinchieri mentre la palla è ancora viva. MVP dell’incontro David Andersen (23p, 32 di valutazione), una squadra con 34/55 al tiro totale contro il pur ottimo 26/50 dei brianzoli.