I futures sull’azionario Usa scambiano in frazionale rialzo, preannunciando una partenza positiva a Wall Street nonostante l’ipotesi che Washington aumenti le tasse sulle imprese per finanziare il piano di spese per infrastrutture.
Ieri i principali indici americani hanno chiuso in ribasso, con le rassicurazioni del presidente della Fed Jerome Powell e il Segretario al Tesoro Usa Janet Yellen che non sono riuscite a sostenere i mercati. Il Nasdaq ha perso l’1,1%, il Dow Jones lo 0,9% e lo S&P 500 lo 0,8%.
Nella sua audizione al Congresso Usa di ieri, la Segretaria al Tesoro Janet Yellen ha dichiarato che saranno necessari aumenti di tasse per sostenere gli investimenti pubblici previsti nel post-pandemia.
Un’opzione sul tavolo per finanziare il nuovo piano infrastrutturale da 3 mila miliardi di dollari è quella di alzare le corporate tax al 28%, dopo che l’ex presidente Donald Trump le aveva ridotte dal 35% al 21%.
La stabilizzazione dei rendimenti obbligazionari sta però favorendo un rinnovato interesse per i titoli rate-sensitive come quelli tech, mentre le rassicurazioni del chairman della Fed Jerome Powell sul rischio di inflazione hanno alleviato i timori che pressioni sui prezzi possano costringere la banca centrale a una revisione della politica monetaria in senso restrittivo.
Il mercato obbligazionario resta comunque sotto i riflettori in vista delle aste di Treasuries in programma in questi giorni, tra cui l’offerta oggi di 61 miliardi di dollari di titoli a cinque anni, per verificare l’appeal tra gli investitori del debito Usa dopo la solida domanda riscontrata dai bond biennali.
Sul fronte macro, infine, l’attenzione oggi sarà rivolta in particolare alla lettura preliminare di marzo degli indici Pmi manifatturiero, servizi e composito degli Stati Uniti, dopo le indicazioni positive provenienti dai dati dell’Eurozona diffusi in mattinata.
Fonte MarketInsight