La decisa flessione di oggi (-2,8%) ha riportato le quotazioni dei titoli della cassaforte della famiglia Agnelli/Elkann a contatto della trendline ascendente tracciata lo scorso 30 ottobre sul minimo relativo intraday a 43,34 euro e testata ben cinque volte negli ultimi 5 mesi.
L’eventuale cedimento del supporto statico posizionato a 69,26 euro, implicando anche la rottura al ribasso della sopracitata trendline e il conseguente deterioramento del quadro grafico di medio e breve periodo, potrebbero così far scivolare rapidamente i corsi delle azioni Exor verso il successivo supporto statico individuabile a 66,96 euro. Nel caso poi di discesa al di sotto di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo con sede legale ad Amsterdam (Olanda) potrebbero essere proiettate verso un primo obiettivo ribassista di breve periodo posizionabile a 64,28 euro, con successivo target a 61,86 euro.
La pressione dei venditori potrebbe diminuire sensibilmente, al contrario, con il superamento di una prima resistenza statica posizionata a 72,32 euro, con possibile allungo dei corsi delle azioni Exor fino alla successiva barriera individuabile a 73,68 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da John Elkann potrebbero mettere nel mirino il record storico a 75,76 euro raggiunto il 17 febbraio del 2020, con il successivo target posizionabile in territori inesplorati a 79 euro.
Da inizio anno la performance dei titoli Exor è +6,5% (-4,1% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi dei 4 analisti rilevati da Bloomberg è 81,35 euro, con un potenziale rialzista del 15,4 per cento.
Prezzo di chiusura: 70,50 euro
+12,1% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 79,00 euro;
+7,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 75,76 euro;
+4,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 73,68 euro;
+2,6% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 72,32 euro;
-1,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 69,26 euro;
-5,0% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 66,96 euro;
-8,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 64,28 euro;
-12,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 61,86 euro.
Fonte MarketInsight