Il basket italiano va forte, anzi fortissimo. In Usa...

di Enrico Campana
SIENA. Il basket italiano va forte, anzi fortissimo. Ma non non in Europa, non in Italia mentre è la vera sorpresa della NBA. Criticati ferocemente, e additati come una delle cause principali della sconfitte della squadra azzurra agli europei, Andrea Bargnani e Danilo Gallinari sono fra i giocatori del Vecchio Continente più in vista assieme agli spagnoli mentre sono quasi spariti gli slavi e in ribasso i turchi, ideam i francesi tranne Parker e Noah.
Dopo il Gallinari-show al Madison venerdì notte con 37 punti e la rivincita nei confronti di Melo Anthony che un anno fa gli aveva preso il posto ai Knicks, Andrea Bargnani è rientrato alla grande dopo 6 giornate per un problema al polpaccio. E i Raptors hanno spezzato una serie di 8 partite perse vincendo a Phoenix per 96-99 con 36 punti del romano, il maggior punteggio della sua stagione nel corso della quale aveva già toccato i 30 punti con Dallas e i 31 con Minnesota.
L’attenzione si concentra sulla chiusura dei rinnovi dei contratti delle matricole del draft 2008, in particolare su Kevin Love (Minnesota, 2° rimbalzista e 4° marcatore) e Danilo Gallinari. Si chiude a mezzanotte. Le richieste degli agenti sono ovviamente alte e le squadre hanno già sperso molto, per Denver 110 milioni fra Nenè e Afflalo, per cui Gallinari che si è affidato a Arn Tellem potrebbe decidere di rifiutare l’offerta di Denver per diventare restricted free agent e mettersi sul mercato questa estate. In previsione anche della probabile partecipazione dei Nuggets ai playoff, il lodigiano avrebbe bisogno di staccare col basket e la sua disponibilità per disputare le qualificazioni europee diventerebbe problematica. E non è nemmeno scontata, per la squadra di Pianigiani, quella di Bargnani anche se il suo trainer è lo stesso della squadra azzurra. Fortuna vuole che il girone di qualificazione degli azzurri in Slovenia sia facile.
SIENA. Il basket italiano va forte, anzi fortissimo. Ma non non in Europa, non in Italia mentre è la vera sorpresa della NBA. Criticati ferocemente, e additati come una delle cause principali della sconfitte della squadra azzurra agli europei, Andrea Bargnani e Danilo Gallinari sono fra i giocatori del Vecchio Continente più in vista assieme agli spagnoli mentre sono quasi spariti gli slavi e in ribasso i turchi, ideam i francesi tranne Parker e Noah.
Dopo il Gallinari-show al Madison venerdì notte con 37 punti e la rivincita nei confronti di Melo Anthony che un anno fa gli aveva preso il posto ai Knicks, Andrea Bargnani è rientrato alla grande dopo 6 giornate per un problema al polpaccio. E i Raptors hanno spezzato una serie di 8 partite perse vincendo a Phoenix per 96-99 con 36 punti del romano, il maggior punteggio della sua stagione nel corso della quale aveva già toccato i 30 punti con Dallas e i 31 con Minnesota.
L’attenzione si concentra sulla chiusura dei rinnovi dei contratti delle matricole del draft 2008, in particolare su Kevin Love (Minnesota, 2° rimbalzista e 4° marcatore) e Danilo Gallinari. Si chiude a mezzanotte. Le richieste degli agenti sono ovviamente alte e le squadre hanno già sperso molto, per Denver 110 milioni fra Nenè e Afflalo, per cui Gallinari che si è affidato a Arn Tellem potrebbe decidere di rifiutare l’offerta di Denver per diventare restricted free agent e mettersi sul mercato questa estate. In previsione anche della probabile partecipazione dei Nuggets ai playoff, il lodigiano avrebbe bisogno di staccare col basket e la sua disponibilità per disputare le qualificazioni europee diventerebbe problematica. E non è nemmeno scontata, per la squadra di Pianigiani, quella di Bargnani anche se il suo trainer è lo stesso della squadra azzurra. Fortuna vuole che il girone di qualificazione degli azzurri in Slovenia sia facile.