Intevento sull'indagine per riciclaggio internazionale, che sta facendo tremare la città
SIENA. Da Potere al Popolo Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Presunzione di innocenza? Colpevolezza politica!
Il sindaco di Siena Luigi De Mossi ha derubricato l’indagine per riciclaggio internazionale, che sta facendo tremare la città e che coinvolge imprenditori, dipendenti e amministratori pubblici, dirigenti e politici, ad una vicenda “avulsa dalla vita pubblica” della città. Basterebbe questa dichiarazione per evidenziare l’inadeguatezza di un sindaco che è lì per demeriti altrui più che per meriti propri e della sua coalizione. Ma lui si sente prima avvocato che sindaco, di quelli che si scelgono con cura i casi da seguire: prima la difesa di due presunti stupratori, poi due omofobi (uno assessore all’istruzione del Comune) e ora la difesa di uno degli indagati nell’ambito dell’inchiesta per riciclaggio. Il tutto nel corso del suo mandato amministrativo, scelta come minimo eticamente discutibile.
Se aggiungiamo il fatto che guida una giunta che, nel silenzio perpetuo della cosiddetta opposizione (segno che il degrado della città coinvolge tutti e ha radici lontane), si è fatta notare più che altro per esternalizzazioni a cooperative politicamente affini, nomine di consulenze esterne e ruoli nelle aziende partecipate secondo le solite logiche clientelari, gestione del bilancio comunale disastrosa, non possiamo che arrivare ad una richiesta inequivocabile: dimissioni del sindaco e della sua giunta subito!”.