L'ex-Mens Sana per la prima volta in campo dopo 8 partite
di Enrico Campana
SIENA. Ricordate DaJuan Summers? Dopo la “fuga” da Siena, in seguito ad alcune uscite modeste, fra cui 3 gare di campionato, che hanno dimostrato quanto fosse diverso come giocatore dal modello che Pianigiani aveva in mente per non far rimpiangere Malik Hairston, è entrato per la prima volta in formazione nel derby italiano di Denver e gli Hornet hanno spezzano una serie negativa di 6 sconfitte grazie anche al suo contributo. In verità DaJuan, ancora in cerca di un ruolo, entrato come 3° cambio ha giocato 20 minuti con 4 punti, 2/4, 3 rimbalzi, 2 assist, 3 rimbalzi anche se gli eroi del successo al Pepsi Center, la casa dei Nuggets di Danilo Gallinari, sono stati Marco Belinelli (19 punti, 3/4 dall’arco, high stagionale), Rich Kaman (20 punti per il miglior rimbalzista degli europei con la maglia della Germania) e Carl Landry (21 punti, schiacciate spettacolari) e Jarret Jack che nonostante il dolore per una brutta storta alla caviglia ha voluto continuare risultando un esempio toccante per la squadra, e 13 punti e 9 assist.
Il turno di lunedì 9 gennaio è stato contrassegnato dagli azzurri, Toronto è tornato al successo battendo Minnesota grazie ad Andrea Bargnani ha raggiunto nuovamente il suo top di 31 punti sfiorando con 9 rimbalzi la sua seconda “doppia doppia” ed è stato il top scorer dell’intera giornata (perla prima volta). Belinelli riguadagnato il quintetto ha segnato i punti che a metà gara hanno dato a New Orleans la certezza di poter ottenere la rivincita rispetto al passo falso casalingo contro la squadra di Gallinari che segnando 15 punti è stato a sua volta il migliore della formazione di Denver che viaggia ancora con un passo da playoff nonostante le due sconfitte. Per la cronaca, gli Hornets sono l’ex squadra di David Andersen che ha lasciato il posto a Summers. Quando si dice l’ironia del destino… A proposito di ironia, ripeto il concetto: quest’anno vanno forte gli italiani, alla faccia di chi li aveva sbertucciati gli europei. Chi vive nello sport deve sapere che occorre, anche nelle giornate più brutte, il rispetto per se stessi ma soprattutto gli altri, specie gli sconfitti. Che magari domani potrebbero essere gli eroi. Chi avrebbe pensato a un inizio con un tale impatto dei 3 tenori italiani? Spagnoli e francesi a parte, sono loro la vera novità di un’Europa slava in crisi…
SIENA. Ricordate DaJuan Summers? Dopo la “fuga” da Siena, in seguito ad alcune uscite modeste, fra cui 3 gare di campionato, che hanno dimostrato quanto fosse diverso come giocatore dal modello che Pianigiani aveva in mente per non far rimpiangere Malik Hairston, è entrato per la prima volta in formazione nel derby italiano di Denver e gli Hornet hanno spezzano una serie negativa di 6 sconfitte grazie anche al suo contributo. In verità DaJuan, ancora in cerca di un ruolo, entrato come 3° cambio ha giocato 20 minuti con 4 punti, 2/4, 3 rimbalzi, 2 assist, 3 rimbalzi anche se gli eroi del successo al Pepsi Center, la casa dei Nuggets di Danilo Gallinari, sono stati Marco Belinelli (19 punti, 3/4 dall’arco, high stagionale), Rich Kaman (20 punti per il miglior rimbalzista degli europei con la maglia della Germania) e Carl Landry (21 punti, schiacciate spettacolari) e Jarret Jack che nonostante il dolore per una brutta storta alla caviglia ha voluto continuare risultando un esempio toccante per la squadra, e 13 punti e 9 assist.
Il turno di lunedì 9 gennaio è stato contrassegnato dagli azzurri, Toronto è tornato al successo battendo Minnesota grazie ad Andrea Bargnani ha raggiunto nuovamente il suo top di 31 punti sfiorando con 9 rimbalzi la sua seconda “doppia doppia” ed è stato il top scorer dell’intera giornata (perla prima volta). Belinelli riguadagnato il quintetto ha segnato i punti che a metà gara hanno dato a New Orleans la certezza di poter ottenere la rivincita rispetto al passo falso casalingo contro la squadra di Gallinari che segnando 15 punti è stato a sua volta il migliore della formazione di Denver che viaggia ancora con un passo da playoff nonostante le due sconfitte. Per la cronaca, gli Hornets sono l’ex squadra di David Andersen che ha lasciato il posto a Summers. Quando si dice l’ironia del destino… A proposito di ironia, ripeto il concetto: quest’anno vanno forte gli italiani, alla faccia di chi li aveva sbertucciati gli europei. Chi vive nello sport deve sapere che occorre, anche nelle giornate più brutte, il rispetto per se stessi ma soprattutto gli altri, specie gli sconfitti. Che magari domani potrebbero essere gli eroi. Chi avrebbe pensato a un inizio con un tale impatto dei 3 tenori italiani? Spagnoli e francesi a parte, sono loro la vera novità di un’Europa slava in crisi…