Un excursus che è partito dalla ginnastica per arrivare al basket di A
SIENA. Duccio Balestracci, docente presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Siena ha parlato di “150 anni di Unità d’Italia… 150 anni di sport a Siena”. Balestracci è partito dalla seconda metà dell’’800, ha focalizzato la nascita della ginnastica in Italia, nelle palestre che aggregavano e facevano crescere la gioventù (seguendo il modello austriaco) per passare a quello che succedeva a Siena. Il Tiro a segno nasceva nel 1863 nel primo campo di tiro in Piazza d’Armi, poi la scherma nel 1878 a livello aristocratico per cui ai Rozzi, quindi la Mens Sana nel 1871. La storia della gloriosa Mens Sana è legata ad un gruppo di giovanissimi che si riuniscono per fare ginnastica: Pianigiani, Alessandri e Tusci si allenano prima a S. Petronilla poi a S. Agata e portano avanti un’ attività che sta prendendo sempre più campo, fino ad arrivare ad essere materia d’insegnamento alle scuole elementari, siamo nel 1878. Dopo la ginnastica prendono campo anche il pattinaggio, la scherma, il podismo, nuove sezioni della Mens Sana. Nel 1904 nascono pure la Fides – Costone e la Robur per il grande intuito di Don Nazareno Orlandi e per merito di molti giovanissimi che vogliono cambiare la cultura dello sport. Agli inizi del ‘900 a Siena si assiste ad una grossa rivalità nel ciclismo fra Robur e Mens Sana, poi c’è il podismo, poi si inizia a nuotare nella mitica “piscina del Ghighi” in Fontebranda, poi anche il ciclismo in “rosa” e nel 1936 la prima gara femminile con ottimi risultati e convocazioni importanti di atlete senesi. Il basket arriva a Siena nel 1907 grazie all’insegnante Ida Nomi Pesciolini, si gioca al Costone ed alla Mens Sana ed il primo derby termina 64-63 per i costoniani. La Robur nel ’33 è costretta a cambiare nome, è obbligatorio che si faccia riferimento alla città di origine, si cambia perciò in A.C.Siena – Robur, si passa da Piazza d’Armi a S. Prospero, poi al Rastrello, dalla serie C si passa alla B, poi si scende ancora fino a vivere la meravigliosa storia moderna. Dopo la 2a Guerra Mondiale, Carlo Rosa fonda la Libertas di Atletica Leggera, sorge anche l’Uisp con il mitico “Foffo” Dionisi, al Costone c’è Don Vittorio Bonci che porta grande entusiasmo, nella “Piaggia” si praticano basket, tennis, pallavolo e ciclismo. Nel 1950 Don Perucatti (conosciuto come Don Basket) fonda la Virtus, riesce a costruirsi il proprio palazzetto fuori Porta Pispini, si disputano mitici derby con le altre consorelle, arriva pure la grande Russia. Negli stessi anni un grande uomo di sport, Bruno Casini, idea i Campionati Studenteschi di Atletica leggera fra alunni delle superiori, il Rastrello è testimone di belle sfide, di belle performance. La Mens Sana Basket va in A nel ’73, poi scende, poi risale prepotentemente fino a cogliere risultati insperati, campionati, coppe varie, finali prestigiose. La Robur va in A nel 2000, ci rimane per 7 campionati, poi riscende in cadetteria e, storia recentissima, torna nell’Olimpo del calcio italiano dopo solo una stagione. Balestracci conclude la suacavalcata nello sport senese esaltando il fatto che una città di soli 50.000 abitanti riesce ad ottenere così tanti successi in molti sport: non ci sono solo le Società più famose, ma altre splendide realtà che riescono, con umiltà e senza clamori, a portare avanti al meglio il proprio compito, come il Tiro a segno che vanta campioni a tutti i livelli, che conta ben 250 volontari che, in uno sport considerato “minore”, sono moltissimi.
Hanno parlato anche i presidenti delle Società centenarie: Piero Ricci (Mens Sana 1871), che esalta il rapporto fra cittadinanza e numero di sportivi praticanti; Patrizia Morbidi “onorata di aver raccolto il testimone del padre, orgogliosa che il Costone abbia finalmente il suo Palazzetto dove si allenano e giocano squadre maschili e femminili e ben 150 giovanissimi del mini- basket”, Massimo Dreassi che vuole ringraziare pubblicamente il panathleta Antonio Satta che ha ben diretto il Tiro a segno per tanti anni, infine Mauro Pagliantini (Responsabile Relazioni Esterne dell’AC Siena) che, porgendo il saluto del presidente Mezzaroma, si augura che la cultura del fare sport e tifo in modo corretto sia sempre di più adottata dai giovani, che a Siena sono comunque da sempre rispettosi delle regole del gioco. Viene anche evidenziato il ruolo di Antonio Saccone, vice presidente del Club che è Consigliere Nazionale dell’UNASCI, che unisce le 200 Società centenarie, mentre il Segretario Enrico Butini ne è delegato provinciale. Ha presenziato alla conviviale anche il presidente del Panathlon Club di Grosseto Emilio Lelli.
Hanno parlato anche i presidenti delle Società centenarie: Piero Ricci (Mens Sana 1871), che esalta il rapporto fra cittadinanza e numero di sportivi praticanti; Patrizia Morbidi “onorata di aver raccolto il testimone del padre, orgogliosa che il Costone abbia finalmente il suo Palazzetto dove si allenano e giocano squadre maschili e femminili e ben 150 giovanissimi del mini- basket”, Massimo Dreassi che vuole ringraziare pubblicamente il panathleta Antonio Satta che ha ben diretto il Tiro a segno per tanti anni, infine Mauro Pagliantini (Responsabile Relazioni Esterne dell’AC Siena) che, porgendo il saluto del presidente Mezzaroma, si augura che la cultura del fare sport e tifo in modo corretto sia sempre di più adottata dai giovani, che a Siena sono comunque da sempre rispettosi delle regole del gioco. Viene anche evidenziato il ruolo di Antonio Saccone, vice presidente del Club che è Consigliere Nazionale dell’UNASCI, che unisce le 200 Società centenarie, mentre il Segretario Enrico Butini ne è delegato provinciale. Ha presenziato alla conviviale anche il presidente del Panathlon Club di Grosseto Emilio Lelli.