A dicembre fu il Segretario provinciale della CGIL a lanciare la proposta
SIENA. “Fa piacere, anche se a distanza di qualche mese, che il mio appello a confrontarsi su un vero e proprio distretto industriale di Scienze della Vita venga raccolto e rilanciato da una delle parti istituzionali più importanti del nostro territorio, il Comune di Siena per bocca del suo Sindaco.” – dice il Segretario Generale della CGIL di Siena Fabio Seggiani.
“Le sue dichiarazioni sposano esattamente la linea da noi tracciata, – prosegue Seggiani – cioè stimolare investimenti pubblici e privati costruendo un perimetro industriale che parta dalle eccellenze formative della nostra Università, passi anche attraverso scelte di recupero di aree industriali dismesse ed abbia criteri di sostenibilità ambientale, di economia circolare e con un respiro che coinvolga non solo Siena e la sua provincia”.
“E non mi riferisco solamente alla questione legata alla pandemia e quindi agli anticorpi monoclonali e ai vaccini, dove anche qui, mi si conceda, siamo stati i primi ad indicare una strada, – sottolinea il Segretario – ma ad un progetto che guarda più lontano, ad un vero e proprio distretto industriale di Scienze della Vita che allarghi il suo orizzonte, per esempio alle biotecnologie e all’intelligenza artificiale, coordinato dalla Fondazione TLS e dai soggetti che la compongono con l’indispensabile coinvolgimento di tutte le parti sociali”.
“L’obbiettivo è potenziare l’eccellenza, attrarre investimenti, ampliare il progetto formativo universitario e creare buona e maggiore occupazione, – prosegue Seggiani – anche in tutto l’indotto che il distretto produrrebbe, a partire dalla gestione integrata di tutti i servizi, dalla logistica alla digitalizzazione, dal ciclo dei rifiuti alle mense e pulizie”.
“Ci auguriamo che sia solo l’inizio di un percorso di condivisione – conclude il Segretario – e ci rendiamo da subito disponibili al confronto, che per la CGIL di Siena non può che essere sempre costruttivo e nell’interesse di un intero territorio, per parlare finalmente di progetti concreti per il futuro delle nuove generazioni”.