SIENA. “Tante famiglie, che vivono nella nostra Diocesi, stanno sperimentando la povertà di non poter fare la spesa, di non riuscire a pagare bollette e affitti. Mai come in questo momento, le Caritas che sono nei territori hanno richieste di alimenti e aiuto economico”. E’ quanto scrive il cardinale Paolo Augusto Lojudice, arcivescovo di Siena Colle Val D’Elsa-Montalcino assieme all’equipe della Caritas diocesana per lanciare l’iniziativa “Quaresima di carità” per la raccolta di generi alimentari a favore delle persone che, soprattutto a causa della pandemia, si trovano in difficoltà economiche.
“Ci rivolgiamo – prosegue – ai parroci, a tutte le comunità e alle persone di buona volontà perché in ogni Parrocchia sia promossa una raccolta di alimenti a lunga conservazione. Ogni realtà poi, in base alle proprie attività caritative, potrà tenere per sé la raccolta o condividerla in tutto o in parte con la Caritas Diocesana perchè gli aiuti possano arrivare anche alle parrocchie più povere, dove il bisogno è ugualmente forte”.
“La raccolta – prosegue – troverà il suo compimento con la celebrazione della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo, celebrazione che invita a meditare sul servizio fraterno della carità. D’altronde come ha indicato Papa Francesco nel suo messaggio di quest’anno “La Quaresima è tempo di carità, che “vissuta sulle orme di Cristo, nell’attenzione e nella compassione verso ciascuno”, rimane “la più alta espressione della nostra fede e della nostra speranza”. Una carità che “si rallegra nel veder crescere l’altro”. E che quindi “soffre quando l’altro si trova nell’angoscia: solo, malato, senzatetto, disprezzato, nel bisogno…”. Una carità che oggi “vuol dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o angoscia a causa della pandemia di Covid-19“.
“Con questo spirito – conclude- la nostra raccolta di alimenti avrà un senso profondo, di amore e condivisione e non sarà “assistenzialismo”.