“Abbiamo affrontato – dice Lucia Coccheri – tanti argomenti, tutti estremamente interessanti. Per quanto riguarda l'edilizia scolastica, la priorità è la realizzazione di un nuovo edificio scolastico (Istituto Comprensivo) la cui localizzazione dovrà avvenire sulla base della funzionalità della scuola, della coerenza con la pianificazione complessiva delle funzioni della città, della pianificazione urbana del traffico, della possibilità di realizzare percorsi pedonali protetti”.
Ma fa parte del programma di governo anche la “manutenzione 'programmata' ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici con pianificazione previsionale su base annua, e puntuale verifica in corso d'anno e a consuntivo, la programmazione del rinnovo degli arredi” .
Altro argomento che è stato fortemente dibattuto è stato quello del coordinamento fra tutte le agenzie formative su cui il pubblico, fra cui erano presenti i tre dirigenti scolastici del territorio, ha riconosciuto gli importanti risultati già raggiunti.
“Il Comune – dice Coccheri – rafforzerà la concertazione e la cooperazione con le istituzioni scolastiche e si impegna a trovare, insieme, nuove ed efficaci forme di coinvolgimento delle famiglie per garantire pari opportunità a quella fascia di minori svantaggiati e a rischio”.
“Gli obiettivi – dice Coccheri – sono dare continuità e consolidare gli interventi sul disagio e sul potenziamento delle competenze scolastiche dei ragazzi in difficoltà rafforzando la collaborazione con la “Fondazione Sociale Alta Valdelsa”, dare continuità agli interventi sull'Intercultura, promuovere momenti di confronto permanenti”.
“E' necessario – conclude la candidata – mantenere l'alto livello dei nostri nidi e della scuola dell'infanzia, raggiunto anche grazie alla qualità degli operatori, consolidare e implementare l'attività di coordinamento pedagogico per permettere continuità e maggiore flessibilità dei servizi rispetto ai bisogni delle famiglie. Ma è necessario anche pensare a forme ulteriori e diverse di maggiore coinvolgimento delle famiglie stesse in tutto il percorso educativo anche come strumento, insieme ad altri, per fronteggiare certi fenomeni di disagio che risultano crescenti nei nostri ragazzi ”.