PIANCASTAGNAIO. Alla vigilia della partita Siena-Pianese, in programma domenica 14 febbraio presso lo stadio “Artemio Franchi” di Siena, punto della situazione con il tecnico amiatino Guido Pagliuca. Di seguito le sue dichiarazioni:
“La squadra sta bene, mentalmente è concentrata ed è consapevole della strada che tutti noi dobbiamo percorrere per raggiungere i nostri obiettivi. C’è grande condivisione tra noi ed empatia, ciò ci permette di lavorare con serenità. Nel mio lavoro ci metto tanta passione, la Pianese ha un grande gruppo, una Società importante alle spalle e uno staff tecnico di primissimo livello: sono tutte componenti fondamentali per la riuscita di una buona annata. Alla Pianese abbiamo la grande fortuna di avere una Società che ci mette nelle migliori condizioni per lavorare al massimo, con un Direttore che ci dà la possibilità di avere strutture importanti per allenarsi e un presidente come Maurizio Sani che dà stabilità al mondo Pianese: dai giocatori, allo staff, ai magazzinieri, agli accompagnatori… quando lavoriamo nella quotidianità con la stabilità, le cose vengono più in armonia. Inoltre ho la possibilità di lavorare con un gruppo di calciatori a cui voglio bene e a cui sono molto affezionato, perché è un gruppo fantastico con uomini veri, sia sul campo che a livello morale. Sono giocatori innamorati del calcio a cui piace stare sul campo, allenarsi bene e sono sempre a disposizione: tutto ciò per un allenatore e per i suoi collaboratori è una cosa importantissima. Anche lo staff, come detto, nel calcio di oggi penso che sia un’altra componente determinante, perché a differenza di un paio di anni fa dove il dettaglio faceva la differenza, se oggi non curi il dettaglio in modo maniacale rischi di depotenziare un ambiente. Con tutti i mezzi tecnologici che ci sono oggi a disposizione, come l’analisi video, la strategia di gara e la preparazione di una partita, è normale che un allenatore da solo, senza uno staff tecnico importante e coeso, non ce la farebbe a fare tutto. Fortunatamente lavoro con persone preparate e di qualità che condividono queste cose. Per la Pianese dopo un periodo sfortunato con miracoli dei portieri avversari, pali e traverse dove, nonostante si giocasse bene, ma non riuscivamo a portare a casa punti, adesso abbiamo più autostima e consapevolezza. Stanno arrivando anche i risultati, lavoriamo giorno per giorno per ottenere il massimo. Domenica ci aspetta il derby contro il Siena, una squadra che ha richiamato mister Gilardino da pochi giorni: penso che i bianconeri siano una delle migliori squadre del campionato, individualmente forte con giocatori giovani e più esperti importanti, che fino a un mese fa aveva la propria identità e poi ha cambiato allenatore e principi di gioco: per la Pianese sarà una sfida molto complicata. Penso che Siena sia una piazza che merita di stare in categorie superiori e che può contare su una grande tifoseria che, nonostante non possa seguire la squadra allo stadio per via dell’emergenza sanitaria, nella quotidianità di Siena calcio è un valore aggiunto. In settimana sono rientrati in gruppo Gagliardi e Lattanzi, Remorini ha recuperato e non ci sarà per squalifica Kondaj; valuteremo se inserire capitan Gagliardi e Remorini dal primo minuto o magari solo uno dei due. Kondaj sarà sostituito da un altro ragazzo in quota, ci prendiamo queste ore per valutare se alzare un po’ l’età media della squadra, oppure fare altre valutazioni. Quello di quest’anno è un campionato molto equilibrato, sicuramente il Trastevere ha una rosa importante, così come anche il Badesse, lo stesso Siena, San Donato Tavarnelle e Follonica Gavorrano. Per vincere un campionato, oltre ad avere una rosa importante, come detto in precedenza servono anche tutte quelle componenti necessarie per creare un ambiente che faccia la differenza. Nei due campionati che ho vinto in precedenza in serie D, il gruppo, la Società, lo staff tecnico e altre componenti hanno rivestito un ruolo fondamentale, quando tutto questo è sincronizzato tra sé viene tutto molto più facile. Per la Pianese questo è l’anno zero, dobbiamo valorizzare al meglio tutte le risorse che abbiamo a disposizione, è normale che potersi allenare sempre con continuità in un campo e una struttura fantastica come abbiamo, ci permette di crescere e lavorare con grande umiltà, applicazione ed essere consapevoli di quello che siamo”.