SIENA. Sono stati molti gli argomenti, dalla sicurezza all’immigrazione, fino alla crisi economica, che ieri (18 maggio), hanno animato il dibattito organizzato dal PD presso il Centro civico di San Miniato, al quale hanno partecipato: Rosy Bindi, vicepresidente della Camera dei Deputati; Franco Ceccuzzi, deputato del Pd e Franco Caroni, candidato del Pd in consiglio provinciale, nella Collegio “Siena 2”.
I relatori hanno potuto commentare l’andamento della campagna elettorale e l’impegno del Pd in vista del “triplice” appuntamento elettorale del 6 e 7 giugno: “La missione del Partito democratico – ha detto Rosy Bindi – è quella di ‘strappare’ al centrodestra quei moderati, i quali oggi sono catturati dalle svolte populiste e autoritarie di Berlusconi, che mettono a rischio l’equilibrio democratico del Paese. Sul fronte economico, noi avevamo previsto questa crisi che il governo cerca di rimuovere con gli appelli all’ottimismo, senza trovare soluzioni. Il nostro compito è quello di recuperare temi centrali come quello del lavoro, avendo il coraggio di investire in un territorio come il nostro, per esempio, sul recupero di una cultura industriale, pulita e sostenibile, che faccia ripartire lo sviluppo”.
Un altro dei temi toccati è stato quello della sicurezza, legato anche ai recenti “respingimenti” degli immigrati provenienti dal continente africano: “La politica sull’immigrazione di questo governo è sbagliata e non è accettabile che un Paese come l'Italia possa tollerare una barbarie civile come quella che abbiamo visto, con il respingimento indiscriminato di donne incinte o persone in cerca di asilo politico, solo per assecondare le paure e gli istinti intolleranti di una parte dei cittadini. Siena in questo senso – è una delle città più tolleranti e virtuose che, anche grazie al ruolo sociale delle contrade, è sicura non perché si respinge qualcuno, ma perché si sta insieme”.
“Due fronti – ha detto Franco Caroni – sul quale la nostra provincia dovrà lavorare in futuro, sono quelli della formazione e del turismo, per valorizzare le eccellenze e le risorse del territorio. Tra i punti al centro del programma di Simone Bezzini che mi hanno convinto alla candidatura, c’è quello dedicato ai giovani, verso i quali trovo una giusta attenzione e un volontà di scommettere per il futuro. La Provincia può veramente dare un contributo decisivo per le giovani generazioni, anche attraverso il sostegno della loro creatività e dei loro talenti”.
“Il ruolo della provincia è molto importante anche per la città perché con le sue competenze opera in settori chiave per la vita dei cittadini: dallo sviluppo economico, al mercato del lavoro, alla formazione professionale, al sistema scolastico, al governo del territorio, alle politiche ambientali, alla protezione civile. Per superare la crisi economica, creare nuovi livelli di benessere e renderli accessibili al maggior numero di persone è essenziale costruire un ‘unità progettuale tra la città e tutti i territori della nostra provincia, come una forte coesione politica. Per questo siamo impegnati ad eleggere Simone Bezzini presidente della provincia e per una forte affermazione elettorale del Partito Democratico, che è garanzia di stabilità per l’attuazione del programma.
I relatori hanno potuto commentare l’andamento della campagna elettorale e l’impegno del Pd in vista del “triplice” appuntamento elettorale del 6 e 7 giugno: “La missione del Partito democratico – ha detto Rosy Bindi – è quella di ‘strappare’ al centrodestra quei moderati, i quali oggi sono catturati dalle svolte populiste e autoritarie di Berlusconi, che mettono a rischio l’equilibrio democratico del Paese. Sul fronte economico, noi avevamo previsto questa crisi che il governo cerca di rimuovere con gli appelli all’ottimismo, senza trovare soluzioni. Il nostro compito è quello di recuperare temi centrali come quello del lavoro, avendo il coraggio di investire in un territorio come il nostro, per esempio, sul recupero di una cultura industriale, pulita e sostenibile, che faccia ripartire lo sviluppo”.
Un altro dei temi toccati è stato quello della sicurezza, legato anche ai recenti “respingimenti” degli immigrati provenienti dal continente africano: “La politica sull’immigrazione di questo governo è sbagliata e non è accettabile che un Paese come l'Italia possa tollerare una barbarie civile come quella che abbiamo visto, con il respingimento indiscriminato di donne incinte o persone in cerca di asilo politico, solo per assecondare le paure e gli istinti intolleranti di una parte dei cittadini. Siena in questo senso – è una delle città più tolleranti e virtuose che, anche grazie al ruolo sociale delle contrade, è sicura non perché si respinge qualcuno, ma perché si sta insieme”.
“Due fronti – ha detto Franco Caroni – sul quale la nostra provincia dovrà lavorare in futuro, sono quelli della formazione e del turismo, per valorizzare le eccellenze e le risorse del territorio. Tra i punti al centro del programma di Simone Bezzini che mi hanno convinto alla candidatura, c’è quello dedicato ai giovani, verso i quali trovo una giusta attenzione e un volontà di scommettere per il futuro. La Provincia può veramente dare un contributo decisivo per le giovani generazioni, anche attraverso il sostegno della loro creatività e dei loro talenti”.
“Il ruolo della provincia è molto importante anche per la città perché con le sue competenze opera in settori chiave per la vita dei cittadini: dallo sviluppo economico, al mercato del lavoro, alla formazione professionale, al sistema scolastico, al governo del territorio, alle politiche ambientali, alla protezione civile. Per superare la crisi economica, creare nuovi livelli di benessere e renderli accessibili al maggior numero di persone è essenziale costruire un ‘unità progettuale tra la città e tutti i territori della nostra provincia, come una forte coesione politica. Per questo siamo impegnati ad eleggere Simone Bezzini presidente della provincia e per una forte affermazione elettorale del Partito Democratico, che è garanzia di stabilità per l’attuazione del programma.