Solidarietà all'Arma e alle famiglie per la brutale aggressione
SIENA. “A nome mio e della Provincia di Siena esprimo piena solidarietà e vicinanza ai due carabinieri rimasti gravemente feriti a Sorano, a seguito della brutale aggressione di quattro ragazzi, tra cui tre minorenni, mentre stavano svolgendo i loro compiti di presidio e controllo”. Con queste parole il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini commenta la violenza subìta da due carabinieri ieri, lunedì 25 aprile a Sorano, da parte di quattro giovani che avevano partecipato a un rave party organizzato nel paese in provincia di Grosseto.
“Siamo vicini – continua Bezzini – anche alle loro famiglie e a tutta l’Arma dei Carabinieri, che ogni giorno, insieme alle altre forze dell’ordine, garantisce la sicurezza dei nostri territori e di tutti i cittadini, con alto senso del dovere. Il gesto gravissimo compiuto dai quattro ragazzi richiede una ferma condanna da parte delle istituzioni. Un atto scellerato che colpisce per la ferocia. Di fronte a quanto avvenuto – conclude Bezzini – dobbiamo tutti riaffermare con forza il rispetto della vita umana e della legalità, contro ogni forma di violenza. I giovani sono il nostro futuro e da loro dobbiamo ripartire per costruire una società più giusta e rispettosa. Questo bruttissimo episodio deve spronarci a lavorare ancora di più per diffondere tra i nostri ragazzi una cultura di valori e di principi a cui ispirarsi”.
“Siamo vicini – continua Bezzini – anche alle loro famiglie e a tutta l’Arma dei Carabinieri, che ogni giorno, insieme alle altre forze dell’ordine, garantisce la sicurezza dei nostri territori e di tutti i cittadini, con alto senso del dovere. Il gesto gravissimo compiuto dai quattro ragazzi richiede una ferma condanna da parte delle istituzioni. Un atto scellerato che colpisce per la ferocia. Di fronte a quanto avvenuto – conclude Bezzini – dobbiamo tutti riaffermare con forza il rispetto della vita umana e della legalità, contro ogni forma di violenza. I giovani sono il nostro futuro e da loro dobbiamo ripartire per costruire una società più giusta e rispettosa. Questo bruttissimo episodio deve spronarci a lavorare ancora di più per diffondere tra i nostri ragazzi una cultura di valori e di principi a cui ispirarsi”.