POGGIBONSI. Pierluigi Bersani, responsabile nazionale economia del Pd, era l’ospite di punta dell’iniziativa cui hanno partecipato: Simone Bezzini, candidato alla presidenza della Provincia; Lucia Coccheri, candidata a sindaco di Poggibonsi ed Elisa Meloni, candidata in consiglio provinciale e segretario del Pd senese. Bersani non ha tradito le attese e ha coinvolto il pubblico puntando su tre temi: elezioni europee; crisi economica e voto amministrativo.
"Il voto per il parlamento europeo – ha esordito Bersani – non è un voto di ‘serie B’, sia perché il ruolo del Parlamento è sempre più importante, sia perché la nostra impronta politica sull’Europa è fondamentale fin dalla sua nascita. E’ importante, poi, per dare un segno di discontinuità con questo governo che ha scollegato l’Italia dall’Europa e che inizia a mostrare segni sempre più evidenti di distacco fra ciò che comunica e ciò che avviene nel paese reale. Il governo non ha fatto niente contro la crisi e, purtroppo, siamo di fronte ad una fase di recessione tale che non si risolve con annunci ottimistici, ma che va affrontata, prima di tutto, ‘guardando in faccia’ la realtà”.
Bersani ha poi sottolineato il ruolo del Pd nel processo di costruzione di una società più giusta e, dunque, migliore anche da un punto di vista economico: “Dobbiamo ribadire con orgoglio che le storie dalle quali proveniamo sono quelle basate sul principio che l’economia per andare bene deve aiutare la società. Noi siamo quelli che si sono ‘fatti le ossa’ organizzandosi nel sociale, nella partecipazione, nel welfare e che ora dobbiamo applicare i nostri valori per le nuove sfide dell’ambiente, dell’energia, dello sviluppo. Tutto questo lo abbiamo sperimentato nelle politiche locali, nelle amministrazioni, riuscendo a tenere insieme economia e società. Alle prossime elezioni mi aspetto di vincere di molto da queste parti, che devono continuare ad essere il presidio del riformismo e della democrazia. Veronica Lario faccia quello che vuole – ha concluso Bersani – ma gli italiani inizino subito la pratica di divorzio da Silvio Berlusconi”.
“Vogliamo– ha detto Lucia Coccheri – lavorare insieme con gli altri comuni, abbiamo un sistema provinciale che ci ascolta, una regione con cui dialogare, ma qui, purtroppo, ci fermiamo. La risposta del governo all'interrogazione sulla crisi del camper presentata dai deputati Susanna Cenni e Franco Ceccuzzi è stata disarmante e sostanzialmente ha detto ‘siete stati bravi, continuate così’. Purtroppo la crisi sarà più grave di quanto ci si aspetti e ci sentiamo un po’ soli, mentre ci servirebbe l’aiuto della politica nazionale”.
"Di fronte alla crisi – ha sottolineato Bezzini – questo territorio ha preso misure concrete, con una grande attenzione rivolta al mondo del lavoro. Non basterà. Se vogliamo battere la crisi dobbiamo guardare in prospettiva, puntando su temi che abbiamo evidenziato nel programma di governo per la Provincia: l'energia; un polo del trasferimento tecnologico, mettendo a sistema le risorse della Fondazione MPS con l'eccellenza della ricerca sulle scienze dei materiali e sulle nanotecnologie; il coinvolgimento delle piccole e medie imprese in un sistema di innovazione diffusa per mettere a sistema chi lavora sul fronte della promozione, della formazione dell’internazionalizzazione. Occorre poi dar vita ad un ‘manifesto dell'attrattività, per attrarre risorse e professionalità nel nostro territorio. Tutto questo senza spezzare mai il filo del dialogo con la gente e con i territori. Credo che dalla nostra provincia, dai nostri comuni, – ha concluso Bezzini – possa arrivare un contributo importante per la campagna elettorale e per il risultato del Pd”.
"Il voto per il parlamento europeo – ha esordito Bersani – non è un voto di ‘serie B’, sia perché il ruolo del Parlamento è sempre più importante, sia perché la nostra impronta politica sull’Europa è fondamentale fin dalla sua nascita. E’ importante, poi, per dare un segno di discontinuità con questo governo che ha scollegato l’Italia dall’Europa e che inizia a mostrare segni sempre più evidenti di distacco fra ciò che comunica e ciò che avviene nel paese reale. Il governo non ha fatto niente contro la crisi e, purtroppo, siamo di fronte ad una fase di recessione tale che non si risolve con annunci ottimistici, ma che va affrontata, prima di tutto, ‘guardando in faccia’ la realtà”.
Bersani ha poi sottolineato il ruolo del Pd nel processo di costruzione di una società più giusta e, dunque, migliore anche da un punto di vista economico: “Dobbiamo ribadire con orgoglio che le storie dalle quali proveniamo sono quelle basate sul principio che l’economia per andare bene deve aiutare la società. Noi siamo quelli che si sono ‘fatti le ossa’ organizzandosi nel sociale, nella partecipazione, nel welfare e che ora dobbiamo applicare i nostri valori per le nuove sfide dell’ambiente, dell’energia, dello sviluppo. Tutto questo lo abbiamo sperimentato nelle politiche locali, nelle amministrazioni, riuscendo a tenere insieme economia e società. Alle prossime elezioni mi aspetto di vincere di molto da queste parti, che devono continuare ad essere il presidio del riformismo e della democrazia. Veronica Lario faccia quello che vuole – ha concluso Bersani – ma gli italiani inizino subito la pratica di divorzio da Silvio Berlusconi”.
“Vogliamo– ha detto Lucia Coccheri – lavorare insieme con gli altri comuni, abbiamo un sistema provinciale che ci ascolta, una regione con cui dialogare, ma qui, purtroppo, ci fermiamo. La risposta del governo all'interrogazione sulla crisi del camper presentata dai deputati Susanna Cenni e Franco Ceccuzzi è stata disarmante e sostanzialmente ha detto ‘siete stati bravi, continuate così’. Purtroppo la crisi sarà più grave di quanto ci si aspetti e ci sentiamo un po’ soli, mentre ci servirebbe l’aiuto della politica nazionale”.
"Di fronte alla crisi – ha sottolineato Bezzini – questo territorio ha preso misure concrete, con una grande attenzione rivolta al mondo del lavoro. Non basterà. Se vogliamo battere la crisi dobbiamo guardare in prospettiva, puntando su temi che abbiamo evidenziato nel programma di governo per la Provincia: l'energia; un polo del trasferimento tecnologico, mettendo a sistema le risorse della Fondazione MPS con l'eccellenza della ricerca sulle scienze dei materiali e sulle nanotecnologie; il coinvolgimento delle piccole e medie imprese in un sistema di innovazione diffusa per mettere a sistema chi lavora sul fronte della promozione, della formazione dell’internazionalizzazione. Occorre poi dar vita ad un ‘manifesto dell'attrattività, per attrarre risorse e professionalità nel nostro territorio. Tutto questo senza spezzare mai il filo del dialogo con la gente e con i territori. Credo che dalla nostra provincia, dai nostri comuni, – ha concluso Bezzini – possa arrivare un contributo importante per la campagna elettorale e per il risultato del Pd”.