Prezzi bassi e particolarità del calendario si fanno sentire
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SIENA. Pasqua in ripresa per il turismo senese, ma attenzione ai facili entusiasmi. E’ l’indicazione che esprime Confesercenti Siena dopo la ricognizione compiuta su un campione di strutture ricettive e pubblici esercizi pari all’1,5 per cento delle imprese attive nel settore su scala provinciale. Ne emerge un quadro tendenzialmente positivo, per interpretare il quale va tenuto conto delle particolarità del calendario: oltre ad una Pasqua più alta, e quindi spostate verso la bella stagione, il 2011 propone un solo ponte festivo (2 giugno). A questo va aggiunta la progressiva compressione nei prezzi praticati al pubblico dalle strutture senesi.
Il 36 per cento degli albergatori interpellati definisce migliore la Pasqua 2011 rispetto alla precedente, una percentuale di poco superiore a quella di chi riscontra flussi “stabili”. La clientela, in grande maggioranza italiana (com’è tipico della ricorrenza) si distribuisce soprattutto tra Siena e il Chianti; indicazioni critiche arrivano invece da Chianciano, dove l’occupazione delle camere in questi giorno sembra indotta da una forte ribasso sui prezzi praticati, con conseguente riduzione dei margini per gli operatori. Un elemento di novità non positiva arriva invece da San Gimignano, che raccoglie qualche preferenza in meno rispetto al passato. Le strutture ricettive senesi riscontrano una forte prevalenza (70%) di nuovi clienti, i quali in media si trattengo per due giorni e mezzo.
Situazione opposta nei ristoranti che per il pranzo di Pasqua o Pasquetta raccolgono prenotazioni in netta prevalenza da clienti abituali, fattore probabilmente indotto da una propensione in crescita tra i residenti a mangiare fuori nella ricorrenza. Anche in questo caso il quadro complessivo risulta in miglioramento: domenica la clientela dei ristoranti si dividerà pressoché equamente tra chi preferisce il menu fisso (prezzo medio 35 euro) e chi le scelta alla carta.
“E’ certo incoraggiante riscontrare indicazioni di miglioramento – commenta Sonia Pallai, Responsabile Turismo di Confesercenti Siena – sia da parte del mercato turistico che dalla clientela residenziale. E’ chiaro che il dato sulle presenze è solo uno di quelli di cui tenere conto per analizzare l’andamento del settore: da tempo i ricavi per le imprese di settore sono in calo, e di questo va tenuto conto in particolare per certe aree della provincia. L’altro dato ricorrente è la tendenza sempre più spinta alle decisioni dell’ultim’ora, anche questo un fattore che rende sempre più impegnativo il lavoro per gli operatori”.
(Foto Corrado De Serio)
Il 36 per cento degli albergatori interpellati definisce migliore la Pasqua 2011 rispetto alla precedente, una percentuale di poco superiore a quella di chi riscontra flussi “stabili”. La clientela, in grande maggioranza italiana (com’è tipico della ricorrenza) si distribuisce soprattutto tra Siena e il Chianti; indicazioni critiche arrivano invece da Chianciano, dove l’occupazione delle camere in questi giorno sembra indotta da una forte ribasso sui prezzi praticati, con conseguente riduzione dei margini per gli operatori. Un elemento di novità non positiva arriva invece da San Gimignano, che raccoglie qualche preferenza in meno rispetto al passato. Le strutture ricettive senesi riscontrano una forte prevalenza (70%) di nuovi clienti, i quali in media si trattengo per due giorni e mezzo.
Situazione opposta nei ristoranti che per il pranzo di Pasqua o Pasquetta raccolgono prenotazioni in netta prevalenza da clienti abituali, fattore probabilmente indotto da una propensione in crescita tra i residenti a mangiare fuori nella ricorrenza. Anche in questo caso il quadro complessivo risulta in miglioramento: domenica la clientela dei ristoranti si dividerà pressoché equamente tra chi preferisce il menu fisso (prezzo medio 35 euro) e chi le scelta alla carta.
“E’ certo incoraggiante riscontrare indicazioni di miglioramento – commenta Sonia Pallai, Responsabile Turismo di Confesercenti Siena – sia da parte del mercato turistico che dalla clientela residenziale. E’ chiaro che il dato sulle presenze è solo uno di quelli di cui tenere conto per analizzare l’andamento del settore: da tempo i ricavi per le imprese di settore sono in calo, e di questo va tenuto conto in particolare per certe aree della provincia. L’altro dato ricorrente è la tendenza sempre più spinta alle decisioni dell’ultim’ora, anche questo un fattore che rende sempre più impegnativo il lavoro per gli operatori”.
(Foto Corrado De Serio)