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di Vito Zita
SIENA. Con i vari piani urbanistici che hanno caratterizzato Asmara, la piazza ha modificato diverse volte il suo aspetto. È stata luogo di giardini pubblici con belle aiuole curate e una grande vasca rotonda contenente una fontana che sporgeva da un gruppo roccioso centrale ma anche un nudo piazzale in terra battuta, luogo di sosta delle carrozze e cavalli fra fine ‘800 e inizio ‘900. Nel 1937 si presentava come un giardino abbellito da alcune palme dove parcheggiavano, ordinatamente lungo il suo perimetro, le autovetture, data la sua collocazione centrale.
La ex piazza Roma si trova nei pressi della Posta Centrale, la cui parte posteriore forma il palazzo del Tribunale, ed è sempre stata luogo di incontro e vi si trovavano molti negozi negli anni ’50 e ’60 fra i quali il negozio di armeria e articoli sportivi di Giulio Pazze’ poi acquistato dalla famiglia Abdella Salim, e quello con l’insegna Fioretti.
Ciò che non è mai cambiato sono i palazzi che si affacciano sulla piazza, una serie di edifici realizzati in parte nello stile architettonico locale. Un esempio è la vecchia sede dell’Azienda Eritrea del sale, oggi sede della Banca Commerciale Eritrea, che ha come elementi distintivi gli archi a rilievo, il balcone sporgente al piano superiore e proporzioni irregolari delle aperture delle finestre. Già occupata dalla sede e dal punto vendita dell’Unione Militare e poi dalla sede del Movimento Giovanile Fascista, l’edificio divenne sede del Banco di Roma.
Su tutti spicca la ex sede della Banca d’Italia, il primo edificio costruito in Piazza Roma fra il 1895 e il 1905, sulla ex via Corso del Re oggi Nakfa Avenue. La costruzione riflette chiaramente lo stile islamico che ha ispirato gli italiani dopo di loro arrivo a Massaua. Si tratta di un bel palazzo dalla facciata simmetrica che fino alla fine degli anni Trenta è stata la sede della Banca d’Italia, in seguito fu una stazione di polizia sotto il regime del Derg etiopico prima di diventare la sede della Banca dell’Eritrea dopo l’indipendenza. La facciata del palazzo si compone di un corpo centrale formato da un colonnato gotico a tre archi che al piano superiore si trasformano in tre grandi bifore. Le proporzioni vengono mantenute nei due corpi laterali che sono simmetrici nei quali si trovano due ingressi sormontati da un finto arco gotico sporgente al piano terreno e da una finestra al primo piano.
Nel 1937 l’architetto Roberto Cappellano presentò un progetto per l’ammodernamento l’edificio ma non venne mai realizzato.
Fra i vari progetti che hanno riguardato la sistemazione della piazza, molto particolare è quello del 1938 che prevedeva una ristrutturazione totale che prevedeva di interrare sotto piazza Roma una serie di negozi, bagni diurni, bar, club, ecc. La costruzione vera e propria prevedeva l’ingresso alle spalle della Posta Centrale ma non fu mai portato a compimento a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale.
Oggi la ex Piazza Roma porta il nome di Zeray Deres Square, un patriota eritreo considerato nella sua patria e in Etiopia un eroe nazionale dell’anticolonialismo e dell’antifascismo.