A rispondere l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi
SIENA. Oggetto dell’interrogazione presentata ieri al consesso dal gruppo Pd: Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini, gli effetti della manovra di bilancio comunale per l’emergenza Covid.
“Considerando l’avvicinarsi alla conclusione del 2020 – ha dichiarato Masi – diventa utile comprendere quali effetti abbiano prodotto le scelte economiche e fiscali di questa Amministrazione soprattutto alla luce del protrarsi della pandemia”. Illustrando alcune di queste azioni come “l’utilizzo dei 18 milioni varati in primavera, le agevolazioni Tari, il progetto di un welfare locale, il non intervento sugli affitti, l’ingresso gratuito ai musei civici, il piano delle assunzioni comunali”, e ricordando “la sofferenza dell’occupazione e dei redditi della città nonché la disuguaglianza sociale acuita dal Covid” ha chiesto “di avere un quadro sugli effetti concreti della manovra e se si ritiene che rispetto alle agevolazioni sin qui distribuite siano necessari altri interventi mirati e di lungo periodo per una risposta sociale efficace e sostenibile”.
A rispondere l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi: “La manovra che l’Amministrazione ha messo in campo nel corso del 2020 ha precorso i tempi dello Stato perché il Comune di Siena per avviare un’azione tempestiva si è mosso prima di conoscere i ristori che sarebbero stati messi in campo a livello nazionale”. “In questo senso – ha proseguito – qualche disallineamento rispetto a quanto poi deciso dallo Stato inevitabilmente ci sarà e succede a tutti i Comuni che sono partiti prima”. Fazzi ha dunque sottolineato che “entro maggio 2021 deve essere presentata un’apposita certificazione per dare atto dell’utilizzo di questi fondi erogati dallo Stato a ristoro delle minori entrate dovute all’emergenza COVID 19: quando la certificazione sarà pronta ne daremo comunicazione”. Come spiegato dall’assessore, “la legge di bilancio 2021 ha previsto che le risorse del “Fondone” non utilizzate nel 2020 possono essere utilizzate nell’anno successivo; infatti ad oggi è previsto solo un rifinanziamento parziale di queste risorse. Poi una certificazione finale di questo ristoro ci sarà, sperando che nel frattempo l’emergenza pandemica si sia almeno fortemente attenuata, a maggio 2022”. “Nel momento – ha detto ancora – in cui si interviene in maniera tempestiva qualche problema su equità può nascere, per fare un esempio sulle agevolazioni Tari non siamo andati a vedere l’Isee, non abbiamo chiesto di presentare le domande o atteso le verifiche per non allungare i tempi in un momento in cui c’era bisogno di attuare un ristoro velocemente”.
“Per i riscontri che ho avuto mi sembra che sia le attività produttive sia i cittadini abbiano apprezzato la manovra 2020: ed entro probabilmente la metà del prossimo mese di febbraio proporremo le misure per il 2021”, ha sottolineato Fazzi, aggiungendo che “in chiusura di anno c’è stata un’ulteriore distribuzione dei fondi dello Stato a ristoro delle minori entrate: abbiamo deciso di utilizzarli subito per dare un ulteriore segnale di vicinanza a tutti quelli colpiti dalla crisi”. L’assessore ha dunque elencato i numeri degli interventi di fine anno: “Nella Giunta del 23 dicembre scorso abbiamo deliberato di destinare 100 mila euro per i buoni spesa per andare ulteriormente a incrementare le risorse pervenute dal governo; altri 22 mila euro sono stati utilizzati per le agevolazioni Tari di carattere sociale; 196 mila euro per le agevolazioni Tari alle imprese, quindi, per le utenze non domestiche; 60mila euro sono stati utilizzati per dare contributi alle attività economiche, in particolare ai ristoranti della Zona 3; e infine abbiamo riconosciuto un contributo di 300mila euro alle associazioni del terzo settore che erano state completamente dimenticate dalle manovre del Governo, noi abbiamo ritenuto che fosse opportuno dare riscontro a queste realtà così importanti per il territorio, alcune delle quali sono state anche particolarmente attive, a sostegno dei cittadini più in difficoltà, nel periodo del lock down”. Proprio per questo “stavamo anche valutando che se questi 300mila euro non verranno tutti assegnati, magari sarebbe opportuno anche avere un’attenzione particolare nei confronti di quelle associazioni che hanno dato una mano importante al Comune per fronteggiare la crisi pandemica”.
Fazzi ha dunque fornito un aggiornamento sui buoni spesa: “Il numero complessivo delle domande lavorate al 13 gennaio scorso sono 830, mentre l’importo totale erogato per le domande pervenute dal 21 dicembre 2020 al 13 gennaio 2021 è stato pari a 181.000,50 euro. Il numero di nuove domande lavorate dal 5 al 13 gennaio 2021 è pari a 178 di cui 147 accolte per 37.550 euro, 29 non accolte per mancanza dei requisiti, 3 sospese”.
L’assessore ha concluso ricordando che ” breve, entro la metà del mese di febbraio dovremo mettere in atto la manovra per il 2021, a ristoro della situazione di difficoltà economica e sociale che stanno vivendo cittadini e imprese della città”.
Nella replica Masi si è detto “non soddisfatto di questo modo di procedere: si parla ancora della categoria delle agevolazioni mentre a questo punto la lunghezza di questa emergenza, le capacità dell’Amministrazione e la competenza dell’assessore potrebbero provare a costruire qualcosa in più”. Secondo il consigliere “accanto alle agevolazioni sarebbe necessario costruire dei servizi nuovi che porterebbero anche delle tariffe nuove all’interno del Comune, dal momento che ci sono tutta una serie di bisogni che riguardano anche i tempi delle famiglie che sono cambiati. Questo tema andrebbe approfondito perché le agevolazioni tamponano un bisogno puntuale ma non costruiscono nulla e sono passati mesi e mesi dove progetti delle famiglie e delle imprese hanno sofferto profondamente e hanno bisogno di un sostegno diverso. Questa città avrebbe bisogno che fosse costruito qualcosa in più in termini di servizi”. Masi ha dunque chiesto che “sulla nuova manovra le commissioni e i consiglieri non siano informati a valle perché il confronto con la rappresentanza della città possa dare un valore aggiunto a quelle che sono le scelte dell’Amministrazione”. Infine il consigliere è intervenuto “sul bando per il terzo settore” invitando a porre attenzione “per rendendolo il più inclusivo possibile”. Per queste ragioni Masi si è dichiarato “non soddisfatto” della risposta all’interrogazione.