“Il fatturato relativo al 2008 – ha detto Stefania Nardi, direttore amministrazione, controllo e sistemi, illustrando la relazione del Cda – ha raggiunto i 167 milioni di euro, con una ripartizione dei ricavi per settore merceologico che vede confermare il trend di crescita per tutti i comparti, ad eccezione del settore carni, dove più si accentua la flessione dei consumi. Se l’utile prima delle imposte è in diminuzione, rimane sufficientemente alto da poter continuare la politica del ristorno agli associati: 1,2 milioni di euro, lo stesso dello scorso esercizio, che ci consente di proseguire nella politica di coinvolgimento dei soci nella vita operativa e gestionale della azienda”.
Ed è dell’azienda, e della sua solidità, che ha parlato il direttore generale nella sua relazione: “Le scelte coraggiose – ha detto Graziano Costantini – che abbiamo preso, in anni lontani dai venti della crisi, per consolidare la nostra situazione patrimoniale e la competitività aziendale, oggi si sono rivelate fondamentali per la tenuta del gruppo: abbiamo un patrimonio netto di oltre 22 milioni di euro, siamo proprietari di circa 52 mila mq di superfici immobiliari, abbiamo un fondo rischi sui crediti che è stato incrementato di un ulteriore milione di euro, scegliendo la strada della prudenza; abbiamo 540 dipendenti di Etruria, che ogni mattina lavorano con noi sereni di non rischiare la propria occupazione. Ci stiamo impegnando, e continueremo a farlo, per aumentare la competitività del gruppo e quella di ogni singolo punto vendita della nostra rete: noi siamo fornitori di servizi, di consulenze, di professionalità al servizio dei nostri soci”.
“Oggi – ha aggiunto Claudio Bernardini, presidente del gruppo – è un giorno di orgoglio e di soddisfazione. Il fatturato della cooperativa è in crescita, presentiamo ai nostri associati un ristorno pari al precedente esercizio, abbiamo la forza necessaria per portare avanti il Piano industriale pluriennale avviato nel 2007, che ha permesso un’importante operazione di abbattimento dei prezzi verso il consumatore. Le risorse che abbiamo stanziato ad oggi, senza alcuna penalizzazione del margine lordo dei nostri punti vendita, sono state superiori ai sei milioni di euro, corrispondenti al 3,5% del nostro volume d’affari. Se leggiamo il bilancio alla luce di questo investimento, calcolando la diminuzione del prezzo di vendita derivante dall’operazione di contenimento dei prezzi, la crescita di fatturato supera il 7 per cento. Un risultato significativo, se consideriamo che la maggior parte delle aziende stanno registrando, purtroppo, flessioni importanti”.