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“Questo progetto ci è sembrato la risposta più adeguata ad un momento così difficile per il mondo della cultura e dell’intrattenimento in generale – ha spiegato l’assessore Francesca Farini -. I teatri sono ancora chiusi, ma la voglia di assistere agli spettacoli è davvero tanta: lo percepiamo dai cittadini che ci chiamano per sapere quando riaprirà il Garibaldi, ma anche dalle compagnie a cui manca il contatto con il pubblico. Compagnie come KanteStrasse, che insieme a Blanket e Straligut hanno ideato questo progetto a cui abbiamo subito aderito sostenendolo anche dal punto di vista economico. OZz per noi rappresenta l’insieme di tutte le politiche culturali che come Amministrazione comunale stiamo cercando di legare, ossia teatro, lettura, digitale e territorio. Per cui la trasposizione teatrale del libro di Baum diventa digitale e lo fa con un’ambientazione tutta valdarnese in cui si scorgono le Balze, i boschi di Vallombrosa e ovviamente il nostro bellissimo teatro. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di regalare questo spettacolo a tutte le persone che si prenoteranno per le tre date del 20, 26 e 27 dicembre”.
Davanti allo schermo che mostra paesaggi rupestri e i tre personaggi principali della favola si ricrea quell’alone di aspettativa che caratterizza lo spettacolo dal vivo e mentre la voce del gli attori e dell’attrice si mescola alle musiche di sottofondo iniziano a crearsi atmosfere surreali, ora giocose, ora intriganti, ora coinvolgenti con la certezza che ogni replica è unica per possibilità di finali diversi. L’omino di latta, Doroty, lo spaventapasseri divengono i nostri compagni di viaggio in un universo parallelo dove i protagonisti ci permettono di intrufolarci per immaginare la vita e la storia di qualcun altro, seppur di latta o di paglia; metafore stupende di differenti modi di essere nel mondo. Ogni momento combina perfettamente umorismo, personaggi e paesaggi fra l’assurdità di ciò che può e potrebbe accadere. Una storia per bambini che diverte anche un pubblico adulto e che vale la pena di vedere per allontanarci da pensieri di Losckdown ed addentrarci fra i paesaggi fantastici che ci attraggono e ci trattengono fra le loro bizzarre vicende.