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SIENA. Molto presto Siena avrà dunque grandissimi campi da competizione. Progetti griffati per la qualità del percorso e le soluzioni ambientali (spesso le parcelle “grandi firme”, come Trent Jones jr. o Jack Nicklaus partono dai 5 milioni in su…), già in via di ultimazione o di avanzata realizzazione come il caso del Resort di Bagnaia o quello di Ferragamo a Montalcino da parte dell’impresa leader dei fratelli Bruni, anche questa toscana, che potrebbe essere chiamata a realizzare anche un altro progetto al via, quello delle Terme di Chianciano. Mettiamoci naturalmente il campo “leonardesco” delle Terme di Saturnia, una gemma del nostro territorio già aperto e un grande biglietto da visita per il Made in Tuscany nel mondo.
Son queste operazioni che significano posti di lavoro, salvaguardia dell’ambiente e prospettive di flussi turistici enormi di cosiddetti “big spender” (spendaccioni di qualità…), ma anche meta di un turismo piccolo borghese proveniente da Austria, Germania, Olanda e dai paesi nordici, come tocchi con mano varcando i cancelli del Pelagone di Gavorrano, dove giocano molti senesi, uno splendido scenario adagiato sulle colline metallifere che guardano l’Elba.
L’aspetto economico è ritenuto molto interessante anche dal Governo italiano, che vorrebbe utilizzare il messaggio del golf come calamita del turismo sull’esempio della Spagna, la quale – senza guardare a coloriture politiche – ha realizzato campi meravigliosi e affollatissimi nei pressi della sua magnifica costa andalusa (idem il Portogallo). Col risultato di essere il golf una voce importante per il “pil”, e poter costruire anche giocatori fortissimi, e non solo un Ballesteros.
Nonostante questo nuovo e interessantissimo baricentrismo toscano [caratterizzato anche da cifre record nella popolarizzazione del golf nazionale, una media del 5% negli ultimi 5 anni, grazie all’impulso dato al movimento dalla Federgolf del professor Franco Chimenti col tesseramento libero /confermato per il terzo anno), che consente a un appassionato di entrare nel 90 per cento dei circoli italiani con una tessera dal costo di appena 60 euro (addirittura 22 per i giovani), il decentramento, i protocolli con Lega Ambiente e le associazioni medico-scientifiche, e per i parchi pubblici con i sindaci delle maggiori città italiane (Moratti, Veltroni e Chiamparino, insomma tutto l’arco costituzionale)], il Granducato perderà la sua maggior vetrina.
Il Salone Italiano del Golf, la rassegna delle novità e termometro indicatore dell’interesse per questo sport in termini di consumi, crescita e progettualità, lascia infatti Arezzo per Verona, dove entra a pieno titolo nell’agenda di VeronaFiere assieme a eventi quale il Vinitaly. Una promozione sul campo per Golf Town, il gruppo di quattro soci, che ha come portavoce l’ex portiere della Juventus Giancarlo Alessandrelli, dovuta anche al contributo offerto l’anno scorso al rilancio del Villaggio dell’Open d’Italia.
Da domenica 28 febbraio a lunedì 2 marzo Verona, un grande snodo verso il nord Europa e con la moltiplicazioni di strutture nella zona del Garda, inaugurerà questa kermesse di sport, affari, spettacolo, divertimento che attira i riflettori delle tv per le sue peculiarità. Il Salone ha tutto per essere protagonista del progetto turistico “Verona in Love” e nel giro di 5 anni raggiungere le principali rassegne europee, come Londra, Monaco, Madrid e Parigi con i suoi 50 mila spettatori. E proprio la madrina dell’evento parigino, Sophie Sandolo, la giocatrice professionista che 3 anni fa fece clamorose con i suoi calendary sexy venduti su e-Bay, un contributo all’affermazione del golf femminile come sport glamour, sarà una delle protagoniste di questo evento assieme alla collega Veronica Zorzi, la gloria locale che ha guadagnato in carriera oltre 500 mila euro ed stata per ben due volte nei “top ten” delle classifiche mondiali.
Dopo aver offerto il suo messaggio d’amore a San Valentino, offrendo nel centro città un putting green originalissimo a forma di cuore, il Salone promette davvero di stupire. E oltre ad avere oltre 100 espositori – un segno che questo sport è in controtendenza con la crisi – si stenta a credere di trovarsi di fronte a un campo indoor da Guinness. Sembra un abbacinante miraggio, ma non è così. E dopo tre soli giorni di vita sarà purtroppo smontato nonostante un lavoro di 10 giorni dei Felici, giardinieri di Cortona, che hanno spostato con i camion quintali e quintali di terra e altri materiali, centinaia di mattonelle d’erba e migliaia di piante per creare un green di 3 buche su una superficie di mille metri quadrati. Un teatro unico dove domenica pomeriggio è prevista una singolare sfida fra le campionesse italiane e alcuni grandi del calcio, come Antognoni, Zoff, Marangon e tanti altri. Non mancano nell’elenco degli espositori e partner nomi prestigiosissimi.
Ogni edizione è stata contrassegnata dal lancio di brevetti o novità originali. Il primo anno destarono grande curiosità i preziosi ferri in argento e laminato in oro con la testa tempestata di brillanti realizzati dagli orafi aretini per gli sceicchi arabi. Lì il prezzo era proibitivo, stavolta il biglietto d’ingresso invece costa solo 10 euro e Golf Town offrirà anche la possibilità di un week end turistico convenzionato con 55 strutture del Consorzio degli Albergatori di Verona.
Dell'evento (www.saloneitalianogolf.it) si parlerà già questo martedì a “Uno Mattina”, dove Eleonora Daniela vestirà i panni di “padrona di casa” e madrina dell’evento come già nell’ultima edizione.